Diecimila clienti al giorno nel primo mese di lancio. Iliad, il quarto operatore mobile sbarcato sul mercato italiano il 29 maggio, avrebbe già registrato 250 mila richieste di number portability. Significa che 250 mila clienti di altri operatori avrebbero deciso di passare a Iliad, chiedendo di mantenere il proprio numero di telefono.
Secondo un report di Milano Finanza che cita stime della banca di investimento tedesca Berenberg, il 40% dei clienti arriverebbero da Wind Tre, il 25% da Vodafone, il 20% da Tim. Il resto proverrebbe da operatori virtuali di reti mobili che detenevano una fetta più piccola del mercato, come Postemobile e Fastweb. Ai 250 mila trasferimenti vanno aggiunte le nuove attivazioni, con richieste di Sim card che si aggirano tra le 50 e le 100 mila richieste in un mese.
A seguito dell’offerta lancio di Iliad – 30 giga 4G, chiamate e messaggi illimitati a 5,99 euro al mese – tutti gli operatori hanno risposto con sconti e nuove tariffe. Vodafone è andata al contrattacco battezzando un secondo brand: Ho punta su un’unica tariffa senza vincoli, competitiva (minuti e sms illimitati con 30 Giga a 6,99 euro al mese) e forte di una copertura di rete 4G al 98%. Ci aveva provato l’anno scorso anche Tim, con il lancio dell’operatore mobile virtuale Kena Mobile. Secondo il report, a limitarne il successo è stata la mancanza di servizi 4G.
Per gli analisti di Standard & Poor’s, Iliad raggiungerà l’obiettivo di un milione di clienti entro un anno, ma “non schiaccerà i suoi concorrenti”. Il report intitolato “Iliad’s Odyssey into the Italian Telecom Market may Bring Gloom, but not Doom” prevede infatti un certo successo per l’operatore francese che non avrà però un impatto dirompente sul mercato italiano delle tlc. Scenario confermato da Fitch: secondo gli analisti l’offerta low-cost di Iliad metterà i prezzi sotto pressione, ma è improbabile che abbia un impatto pari a quello visto in Francia nel 2012, quando la società ha iniziato la sua attività sul mercato.