Chiamare per la prima volta a raccolta tutti i protagonisti italiani dell’ecosistema italiano della Data economy: è l‘obiettivo di Cerved Next, il primo evento interamente dedicato a questo comparto, organizzato da Cerved a Milano. Più di 3.200 i partecipanti che si sono registrati all’evento, tra imprenditori e manager, in particolare direttori finanziari, amministrativi, marketing, sales e innovation di imprese, istituzioni finanziarie e pubbliche amministrazioni. Il loro identikit disegnato da Cerved in una nota è quello di un fronte di innovatori in continua crescita, un tessuto imprenditoriale efficiente, giovane e sano che da solo copre quasi un quinto del PIL italiano e impiega il 3% degli occupati.
La giornata è stata pensata come una occasione di confronto, con stimoli di riflessione e contenuti di alto livello, che ha visto susseguirsi gli interventi di Marco Nespolo, Andrea Mignanelli, Alessandro Geraldi e Valerio Momoni di Cerved, di Gennaro Sangiuliano, vicedirettore del TG1, da Andrea Rangone, Ceo di Digital360, Ivan Ortenzi di Bip, Augusta Iannini dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, Daniele Quercia dell’Istituto Bell Labs di Cambridge, il giornalista Kenneth Cukier dell’Economist, Ferdinando Ametrano dell’Università Milano Bicocca, Jeremy Palmer di QuantumBlack (McKinsey), Roberto Nicastro di Cerberus Capital Management.
“Siamo nel bel mezzo della Data Revolution – afferma Marco Nespolo (nella foto), Ad di Cerved – una vera disruption composta da tre driver: dati, tecnologia e regulation. Cerved ha un ruolo importante in questo contesto e ha sentito la responsabilità di riunire i principali attori in un unico evento sistemico, così da avere un quadro il più possibile completo di dove stia andando il mondo del business. I confini tra i diversi settori, infatti, stanno già cambiando fin quasi a scomparire e ciò significa che siamo chiamati a esplorare nuove strade. La tecnologia è una grande alleata, ci aiuta a essere sempre più precisi e a espanderci in nuovi settori di applicazione. I dati poi ci permettono di conoscere i clienti in modo più profondo e di offrire loro servizi mirati. Non a caso uno dei temi di oggi è la customer-centricity: proprio questa maggiore conoscenza dei clienti sta guidando molte delle innovazioni di offerta in tutti settori”.
“In un’economia dove il dato è sempre più centrale per le scelte strategiche delle aziende, PwC partecipa alla prima edizione di Cerved Next. Affiancare le aziende nel loro processo di innovazione e trasformazione richiede che PwC, per prima, continui ad innovare se stessa e Cerved Next è uno sguardo al futuro”, aggiunge Andrea Samaja, Partner di PwC.
Tre i percorsi principali di questa prima edizione: “Data Driven Innovation” (con al suo interno Big Data, Intelligenza Artificiale, Machine Learning, Data Monetization, Data Visualization; “Future of Credit”, cioè Fintech, Digital Lending, Blockchain, Npl e Credit Management; “Customer Centricity”, con le nuove frontiere del Digital Marketing e della Lead Generation, Industry Convergence, Gdpr e Data Governance.
Un quarto focus ha poi riguardato le startup, presenti in maniera significativa all’evento: in Italia sono oltre 14 mila, e che hanno bisogno di conquistare visibilità presso gli investitori istituzionali specializzati, al contrario del Corporate venture capital, che ne ha intuito le potenzialità. Sono quasi 7.000 infatti, secondo i dati forniti da Cerved, tra società di persone e società di capitali, i soggetti che hanno finanziato oltre 2.000 startup.
In questo contesto figura a pieno titolo il Fintech District, di cui Cerved è recentemente entrato a fare parte, tra i protagonisti insieme a Cerved del lancio della Data-driven Competition, una challenge rivolta a professionisti della programmazione, del fintech e della digital transformation che mira a identificare i nuovi casi d’uso per le API di Cerved, con l’obiettivo di inserire il migliore nei prossimi prodotti per le aziende del mondo fintech.