L’Europa stringe sulle nuove regole per le Tlc. Oggi la commissione Itre ha dato il via libera al documento sul Codice delle Comunicazioni elettroniche sul quale era stato raggiunto un accordo tra Parlamento, Commissione e Consiglio lo scorso giugno. Ora la palla passa alla plenaria del Parlamento per l’approvazione finale, probabilmente a settembre alla ripresa dei lavori, e ai 28 Paesi. Dato che si tratta di un testo s cui è stato raggiunto dal trilogo, il via libera è praticamente scontato.
Tra i pilastri del nuovo Codice europeo per le comunicazioni elettroniche incentivi per gli investimenti in fibra per gli operatori wholesale only e facilitazioni per il co-investimento in reti. E ancora licenze d’uso ventennali per le frequenze. Previsto anche un taglio dei costi delle chiamate internazionali all’interno della Ue: per la prima volta viene stabilito un tetto di 19 centesimi al minuto e di 6 centesimi per gli sms.
Entrando nel dettaglio le nuove regole hanno lo scopo di incentivare lo sviluppo di reti ad altissima velocità in fibra ottica nonché i modelli innovativi di investimento, in particolare quello dei cosiddetti operatori non verticalmente integrati . Il Codice prevede per questi ultimi, specializzati in infrastrutture di connettività come per esempio in Italia Open Fiber, un regime differenziato e più favorevole rispetto agli operatori tlc tradizionali sia proprietari della rete che fornitori di servizi agli utenti finali. L’obiettivo, infatti, è garantire gli investimenti necessari per fornire la banda larga ad altissima velocità ad altri operatori. Nel testo finale approvato dalla commissione industria viene inoltre confermato che gli operatori “wholesale only” mantengono la loro qualifica e i relativi benefici regolamentari anche quando vendono i loro servizi all’utenza business e alla pubblica amministrazione.
Per Andrus Anisp, commissario Ue al Mercato unico digitale, le regole sono cruciali per spingere “la competitività dell’Europa, gettando le basi per lo sviluppo del 5G attraverso l’Ue”. Secondo la commissaria al Digitale Mariya Gabriel si tratta di un passo avanti per l’economia europea ma anche per i cittadini per i quali l’accordo prevede “accesso ai servizi di comunicazione a prezzi accessibili, compreso l’accesso universale a Internet” per servizi di e-gov, banca online o videochiamate”.
Anche per Roberto Viola dg della DG Connect l’accordo segna uno step cruciale che avrà “un impatto positivo su vari settori, dalla sanità ai trasporti fino all’istruzione. Mettiamo ogni europeo in condizione di avvantaggiarsi della digital economy”.