Gli operatori europei wholesale only e open access si alleano per accelerare l’installazione di reti in fibra ottica. I presidenti e gli amministratori delegati di CityFibre (Regno Unito), Deutsche Glasfaser (Germania), Open Fiber (Italia), Gagnaveita Reykjavikur (Islanda) e Siro (Irlanda) si sono riuniti a Roma alla presenza di Johannes Gungl, presidente del Berec (Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche) e di Erzsebet Fitori, direttore generale del Ftth Council Europe, per parlare del futuro del mercato delle telecomunicazioni ed esplorare l’opportunità di accelerare la diffusione e l’adozione di infrastrutture in fibra ottica in tutta Europa.
Gli operatori wholesale only investono esclusivamente in nuove reti in fibra ad alta velocità e open access, a vantaggio di tutti i fornitori di servizi interessati. Si tratta di un modello di business che sta registrando una crescita significativa in Europa, in particolare per la diffusione di servizi Fiber To The Home (Ftth) e Fiber To The Building (Fttb). Milioni di abitazioni e di imprese trarranno enormi vantaggi dall’introduzione di reti interamente in fibra a banda ultra larga, con importanti ricadute economiche per il settore digitale europeo.
Il nuovo Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche si rivolge espressamente agli operatori wholesale only, fornendo loro un regime normativo specifico e più leggero. Questi operatori garantiscono infatti per loro natura l’accesso a più fornitori di servizi di telecomunicazioni senza discriminazioni o abusi. Proprio per questo, il modello wholesale only è il veicolo ideale per l’installazione di reti ad altissima capacità, come previsto dal Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche, nonché un utile strumento per agevolare l’attivazione di servizi innovativi come l’Internet of Things (Iot) e il 5G.
Visti i costi elevati delle nuove reti Ftth/Fttb, il modello wholesale only rappresenta l’approccio migliore per la diffusione su larga scala di infrastrutture interamente in fibra, poiché è in grado di aggregare la domanda di molti fornitori di servizi che possono beneficiare di una connettività a banda ultra larga e a prova di futuro. In base alle condizioni del mercato, anche gli operatori open access possono agevolare il raggiungimento dello stesso obiettivo.
“E’ stato un grande piacere per Open Fiber organizzare questa riunione – dice Elisabetta Ripa, amministratore delegato di Open Fiber – Le aziende riunite a Roma hanno concordato la creazione di un’alleanza per condividere le migliori pratiche e promuovere i benefici e i vantaggi del modello wholesale only con reti interamente in fibra, molto più efficienti rispetto alle soluzioni proposte dai tradizionali operatori verticalmente integrati”.
L’alleanza opererà per garantire che i vantaggi del modello wholesale only siano ben compresi da governi, autorità regolatorie e investitori finanziari, nonché per promuovere la conoscenza delle reti interamente in fibra ottica presso i fornitori di servizi e gli operatori di telefonia mobile. L’alleanza punta ad avere un ruolo nell’orientamento e nell’informazione dei consumatori europei su quali siano le vere reti a banda ultra larga, evidenziando eventuali utilizzi impropri del termine “fibra” nella commercializzazione di servizi a banda larga forniti con reti tradizionali basate sul rame.