Sono 156 i siti e gli annunci sequestrati dal nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di finanza, unità delle fiamme gialle specializzata nelle investigazioni tecnologiche: vendevano prodotti contraffatti.
I fattori che hanno inciso sull’individuazione delle contraffazioni sono il prezzo di vendita, inferiore rispetto a quello normale, nonché l’utilizzo di canali di vendita non ufficiali, rispetto a circuiti esclusivi normalmente utilizzati dai più noti brand.
Le indagini su internet sono state effettuate attraverso metodologie di Open Source Intelligence, tecnica che consente di reperire, aggregare e strutturare le informazioni liberamente accessibili sul web, le quali sono state poi sottoposte ad articolati processi di analisi e filtraggio dei dati, che hanno consentito di ampliare il panorama delle potenziali risorse dedite alla vendita di prodotti contraffatti o all’utilizzo non autorizzato di segni distintivi dei marchi registrati.
I beni contraffatti proposti sulle piattaforme online rientrano tra le categorie maggiormente ricercate dagli utenti. Tra i brand contraffatti Armani, Adidas, Rolex. Le vendite avvenivano attraverso i canali di diffusione costituiti dai siti web, anche mediante profili e pagine presenti sui social network più popolari (da Facebook a Youtube).
Nel corso dell’operazione sono stati individuati utenti che pubblicavano annunci sui portali di e-commerce internazionali, tra i quali soprattutto Amazon e il cinese Alibaba. Anche ad essi sono stati notificati provvedimenti di sequestro e rimozione delle risorse.