Si chiama Patto per il lavoro l’ipotesi di accordo per rilanciare il call center Almaviva Contact di Palermo che impiega 3400 addetti.
Tra i punti chiave del documento il ripristino integrale dal 1 agosto di tutte le voci retributive, temporaneamente sospese (Tfr e scatti di anzianità) e la riduzione programmata degli ammortizzatori sociali. Altri impegni riguardano:
- consolidamento e crescita delle attività;
- il piano qualità per il rilancio dell’efficienza e l’incremento della produttività, con il coinvolgimento attivo e propositivo dei lavoratori ed un ruolo di riferimento delle rappresentanze sindacali;
- un percorso di formazione e riqualificazione professionale nell’ambito del processo di trasformazione digitale del territorio;
- strumenti per la gestione non traumatica degli esuberi, a valle del consolidamento del sito produttivo di Palermo;
- l’avvio di un confronto per la definizione di una contrattazione di secondo livello.
“Mettiamo in campo uno sforzo condiviso straordinario per collocare la nostra capacità competitiva sulla qualità del servizio – commenta Andrea Antonelli, presidente di Almaviva Contact – Un risultato importante, accompagnato da attenzione istituzionale, che deve essere garantito da un quadro di pieno rispetto delle regole e da un corretto sviluppo delle condizioni di mercato”.
“L’ipotesi di accordo – spiega una nota di Almaviva Contact – è il risultato di un confronto costruttivo e di un impegno comune, coerente con la ricerca di soluzioni condivise per la salvaguardia di un patrimonio occupazionale e produttivo presente a Palermo da quasi vent’anni”.
Ora la palla passa ai lavoratori che si dovranno esprimere con un referendum
Soddisfazione è stata espressa dall’assessora regionale al Lavoro, Mariella Ippolito. “In poche settimane, il Governo Regionale ha recuperato i ritardi accumulati in passato per la vertenza di una delle aziende che impiega il maggior numero di personale in Sicilia”, ha ricordato Ippolito, esprimendo compiacimento dopo giorni di intense trattative tra azienda, sindacati e istituzioni.
Non ha firmato la Slc Cgil al contrario di quanto hanno fatto Fistel Cisl e Uilcom Uil. Secondo il segretario provinciale della Slc Cgil, Maurizio Rosso “questo accordo non tutela minimamente i lavoratori di Almaviva. Introduce il controllo a distanza del personale, in piena violazione dello Statuto dei lavoratori. In Sicilia 20 mila persone lavorano nelle settore delle Tlc ma nell’accordo non c’è nemmeno un accenno su questo fronte. Tagli a salari e diritti”.