Ormai ne parlano tutti come di una rivoluzione che potrebbe cambiare radicalmente i paradigmi del business. Di tutti i tipi di business. Il fenomeno “Blockchain e Bitcoin” sta mettendo in luce nuovi scenari e nuove prospettive per il mondo finanziario ma non solo.
Dalla tracciatura dei diritti d’autore ai brevetti, dalle mille potenzialità dell’Internet of Things alla Supply Chain, per cui dal produttore al consumatore l’intero flusso sarebbe tracciabile ed evidente a tutti, nell’interesse di tutti.
Ma potrebbero esserci infinite applicazioni anche per la Pubblica Amministrazione e per la Sanità. Basti pensare alla marea di certificati – dalle carte di identità al catasto, al registro automobilistico – o alle cartelle cliniche elettroniche, che potrebbero inizialmente fare riferimento a un polo clinico per poi estendersi a livello nazionale o addirittura internazionale.
I punti fermi e le certezze dell’impiego di questa tecnologia sono la provenienza, l’immutabilità, il consenso e le finalità. E i vantaggi sono indiscussi: riduzione dei costi e dei tempi delle operazioni, nell’interesse delle imprese e dei cittadini; possibilità di monitorare in ogni momento lo stato delle pratiche, gestione univoca e trasparente.
Ma chi dovrebbe regolamentare l’inserimento, l’utilizzo e la gestione di queste documentazioni? E che tipo di soluzioni adottare? E che nuove competenze servono per definire e realizzare un progetto? Le novità di queste tecnologie dei registri distribuiti (Distributed Ledger) e le nuove metodologie necessarie introducono una serie di interrogativi proprio sul fronte delle regolamentazioni e delle norme legali. Proprio per questo in alcuni Paesi le istituzioni hanno dato vita a delle task force e anche la Commissione Europea ha affrontato il tema per identificare norme e criteri per la corretta realizzazione dei progetti.
E in Italia? Per fare il punto sulle tecnologie e sulle metodologie di sviluppo in tema di Blockchain e Bitcoin, l’Accademia Decentra ha organizzato un incontro coinvolgendo esperti dell’Ict, economisti e imprenditori.
L’appuntamento – il 25 luglio appuntamento a Bologna, alle ore 18,30, via Amendola 8 – sarà anche l’occasione per presentare un nuovo polo di competenze nazionale dedicato a queste tematiche, al servizio degli sviluppatori e delle imprese, e per illustrare le nuove iniziative in piano che si propongono di accelerare la conoscenza e la diffusione di questi nuovi paradigmi tecnologici. Tra le novità annunciate, tre nuovi corsi di programmazione sul Bitcoin.
Accademia Decentra è nata in seguito all’incontro di diversi imprenditori e manager bolognesi che hanno condiviso l’esigenza di reperire programmatori e sviluppatori con competenze sulla Blockchain per dare vita ai loro nuovi progetti. Tra loro figurano il presidente dell’Accademia Fabrizio Tonelli, fondatore di un fondo in Cryptovalute; Salvatore di Blasi, brand manager; Matteo Masi Sales manager in Cisco; Andrea Pauri, curatore di TEDxBologna, e Gianni Capra titolare del primo Green Data Center del Sud Europa. L’accademia è coordinata da un comitato scientifico composto da Franco Cimatti, presidente, Sergio de Prisco e Alessandro Polverini.