Tas spinge sull’m-banking evoluto. E lo fa lanciando, presso la
Banca di Stato del Canton Ticino, la nuova soluzione Tempo (Tas
Enterprise Mobile Program Orchestrator). "Stiamo lavorando da
oltre un anno sul tema del mobile con un approccio totalmente
legato alla user experience che il mezzo consente – spiega Andrea
Bianchi, responsabile Sviluppo Business Mobile per Tas Group –
Obiettivo della nostra piattaforma è offrire una varietà di
servizi innovativi per gli utenti/utilizzatori. Le realizzazioni in
corso riguardano l’ambito Banking&Finance ma anche M-Remote
Payment, M-Commerce, M-proximity payment, i servizi di loyalties e
gift e i servizi per la PA".
La strategia delle società, attiva nel settore della monetica e
dei pagamenti evoluti, si focalizza sempre più sul mobile che –
come sottolinea il ceo Valentino Bravi – "rappresenterà una
rivoluzione nell’uso e nell’accesso ai servizi”.
Tutte gli studi di settore riportano infatti una diffusione degli
smartphone pressoché totale dal 2015. Ecco perché i gruppo ha
iniziato ad investire sul Mobile già da un anno e mezzo,
scegliendo però di non prendere in considerazione le tecnologie di
base (Sms o Wap) ma di guardare a quello che accadrà da qui ai
prossimi 3 anni.
“Gli smartphone inoltre consentono di regalare all’utente
finale una user experience elevata- prosegue Bianchi – Quando
parliamo di user experience dobbiamo intenderci bene, non parliamo
della grafica, che ha una sua importanza, ma della possibilità da
parte dell’utente di configurare a suo piacimento l’utilizzo di
un’applicazione sul suo device”. Tema, questo che va a
braccetto con la questione della protezione dei dati.
“Su questo aspetto – assicura Bianchi – si è già fatto molto
ed oggi tutti siamo in grado di utilizzare un secondo codice di
identificazione che viene realizzato tramite una One Time Password
(Otp). Noi abbiamo cercato di fare un po’ di più e ci siamo
riusciti. Pur mantenendo le garanzie di identificazione
dell'utente, abbiamo realizzato uno strato di sicurezza tra la
App e il Server che consente di cifrare le comunicazioni tra il
dispositivo e il sistema principale e controlla che questa sessione
di lavoro sia unica. Questo ci ha consentito di porre uno strato di
ulteriore sicurezza sopra al nativo Ssl. Sempre a garanzia della
user experience”.