MERCATI

Tempi duri per i social network, anche Twitter a picco in Borsa (ma i conti chiudono in nero)

Dopo il tonfo record di Facebook anche la piattaforma guidata da Jack Dorsey cede il 20% a Wall Street. Al centro la pubblicazione di una trimestrale che mostra il calo degli utenti attivi mensilmente, ma il secondo trimestre mostra dati in positivo

Pubblicato il 27 Lug 2018

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Se Facebook non se la passa bene anche Twitter dà forti segnali di destabilizzazione. Le azioni del social sono crollate fino al 20% nelle contrattazioni pre-mercato dopo che la piattaforma ha dichiarato che gli utenti attivi mensili erano diminuiti di 1 milione nel secondo trimestre attestandosi a 335 milioni. Calo di utenti dovuto in gran parte, nota l’azienda, alle contromisure adottate in seguito alle pressioni per arginare incitamento all’odio, contenuti offensivi e fake news: il sito guidato da Jack Dorsey ha avviato un’operazione di sospensione di utenti “scorretti”.

Ciononostante Twitter chiude il secondo trimestre con conti in positivo. Utile netto di 100 milioni di dollari, contro la perdita di 116 milioni registrata nello stesso periodo del 2017 e ricavi in crescita del 24% su base annua a 711 milioni. L’utile netto per azione è in linea con le aspettative degli analisti.

Dorsey ha detto che i risultati riflettono gli investimenti “nella salute a lungo termine” di Twitter, sottolineando gli sforzi della piattaforma per eliminare violenza e comportamenti inappropriati. Dorsey ha inoltre attribuito il calo degli utenti in parte all’entrata in vigore a maggio della direttiva europea sulla protezione dei dati (Gdpr). Twitter infatti nelle ultime settimane ha intensificato gli sforzi per eliminare gli account che promuovono la violenza o l’incitamento all’odio, e alcuni rapporti hanno suggerito che questo potrebbe ridurre la base di utenti di milioni di unità. La società ha affermato però che la maggior parte degli account bloccati sono stati revocati entro i primi 30 giorni, e quindi non fanno parte del conteggio del numero di utenti

Il suo più grande rivale, Facebook, ha perso più di 120 miliardi di dollari ieri dopo l’annuncio che la crescita stava rallentando e i costi accresciuti a seguito delle modifiche approntate sul fronte utilizzo dati personali.

Venerdì scorso Twiter ha segnalato un minor numero di utenti attivi mensili rispetto alle previsioni degli analisti e ha avvertito che la decrescita potrebbe aumentare con l’eliminazione di account fasulli, costringendo le azioni a un netto ribasso.

Gli utenti attivi mensili sono diminuiti di 1 milione nel secondo trimestre, contro le attese degli analisti che si aspettavano un guadagno di 1 milione di utenti. Si teme a questo punto che l’azienda non sia in grado di mettere in campo una strategia chiara per affrontare i vari problemi della piattaforma e aumentare utilizzo e entrate.

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