Continuano le pulizie straordinarie in casa Twitter. Dopo aver dichiarato guerra allo spam imponendo la verifica dei profili e aver cancellato milioni di account falsi, il social network annuncia un’altra stretta sui troll. Questa volta concentrata su Periscope, l’app per le dirette streaming.
“Chattare durante i video live dovrebbe essere un’attività sicura sia per gli emittenti sia per gli spettatori, in modo che ognuno sia nelle condizioni di unirsi alla conversazione senza paure né abusi”, si legge sul blog di Twitter. “Come parte del nostro sforzo continuo per costruire un servizio più sicuro, stiamo lanciando un più aggressivo rafforzamento delle linee guida sui messaggi scambiati durante le dirette streaming”. A partire dal 10 agosto diventeranno infatti più stringenti le regole contro i commenti offensivi e molesti che accompagnano le dirette degli utenti.
We’re committed to making sure everyone feels safe watching live video, whether you’re live or just tuning in. To foster safer conversation, we’re launching more aggressive enforcement of our policies.
— Twitter Safety (@TwitterSafety) 27 luglio 2018
Periscope attuerà una “moderazione di gruppo”: quando uno spettatore segnalerà un abuso o un commento offensivo, il software selezionerà altri utenti a caso per verificare se il fatto sussiste. Se un commento verrà ritenuto offensivo da molti, il commentatore verrà sospeso. I profili ripetutamente sospesi per aver violato le linee guida saranno anche riesaminati e stoppati in maniera definitiva.
È uno dei numerosi cambiamenti messi in campo da Twitter in ambito sicurezza. Nei giorni scorsi ha avviato una pulizia su account falsi e spam, che ha ridotto in media del 2% il numero di follower dei 100 utenti più popolari, secondo i calcoli del sito specializzato Keyhole. Il calo ha colpito anche il profilo di Donald Trump, che ha perso in un giorno 300 mila follower.
Secondo i dati dell’ultima trimestrale, gli utenti attivi mensili sul social di Jack Dorsey sono scesi a 355 milioni. Un milione in meno rispetto ai tre mesi precedenti, ma in aumento del 2,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La società ha spiegato che il calo di utenti è dovuto proprio agli sforzi di ripulire la piattaforma, oltre che alle più stringenti regole europee sulla privacy e alle modifiche introdotte nell’uso del social media.