COMUNICAZIONE

Martusciello: “La cyberviolenza può colpire persino le macchine”

Il commissario Agcom evidenzia le opportunità della Rete ma mette in guardia dai rischi: “Il contagio emotivo può minare lo spirito critico e creare fenomeni pericolosi. Cruciale il ruolo dei Corecom”

Pubblicato il 30 Lug 2018

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Internet costituisce una grande opportunità di sviluppo e apprendimento con cui informarsi, comunicare, creare reti contatti con amici, ma proprio tenuto conto di questo ruolo occorre sviluppare un maggior senso critico e arginare i possibili pericoli”. È quanto ha affermato il Commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Antonio Martusciello, durante la conferenza stampa promossa dal Corecom Abruzzo per la presentazione della favola donata dalla scrittrice abruzzese Donatella Di Pietrantonio e distribuita, a partire da settembre, ai bambini delle scuole primarie della regione.

In rete, i dati scientifici mostrano una preoccupante crescita dei fenomeni di intolleranza e cyberviolenza, fenomeno che, per il Commissario Agcom, è dovuta a una sorta di contagio emotivo inconsapevole. “Una situazione di cui, in modo quasi paradossale, possono essere vittime addirittura le macchine”, ha rilevato Martusciello, ricordando l’esperimento di Microsoft, lanciato qualche anno fa su Twitter: “Chatboy Tay, programmato per imparare e rispondere con le sue frasi, durò solo 24 ore poiché, inondato di insulti e commenti razzisti, cominciò a esprimersi negli stessi termini”.

“Se quindi la rete si era approfittata delle sue modalità di apprendimento, insegnandogli messaggi fanatici, è facile comprendere come il problema principale sia l’effetto emulazione”, ha sottolineato. Per combattere questi insidiosi fenomeni l’intervento delle istituzioni deve essere dunque sinergico ed efficace. “Le iniziative promosse dai Comitati regionali, volte a diffondere la conoscenza sui potenziali rischi e benefici di un utilizzo virtuoso del web, rappresentano un completamento del sistema di garanzie a sostegno delle nuove generazioni e integrano le competenze delegate dall’Autorità”.

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