Netflix ha scelto Madrid per avviare la conquista del mercato europeo del video streaming puntando sugli show originali in lingua spagnola come trampolino di lancio per l’affermazione nel nostro continente. Sarà infatti la capitale della Spagna la sede del suo primo hub in Europa per la produzione di serie e film originali e locali.
La scelta è il passo naturale per il colosso americano dell’intrattimento online dopo l‘alleanza siglata con Grupo Secuoya, fornitore di servizi per l’industria audiovisiva, che ha avviato l’anno scorso con un investimento di 20 milioni di euro la costruzione della Ciudad de la Tele, un campus da 22.000 metri quadri dove Netflix stabilirà da settembre i suoi studios europei occupando per ora un totale di 1.200 metri quadri.
L’hub di Madrid, ha indicato il colosso americano del video streaming, sarà il perno di una strategia volta a offrire un numero crescente di produzioni originali in lingua spagnola, anche facendo leva su titoli già esistenti o sulle serie e i film prodotto dai partner con i quali il gruppo americano ha siglato o siglerà accordi di co-licensing.
La Spagna è un mercato importante per Netflix, che trasmette show come “Paquita Salas,” “Las Chicas del Cable” e “La Casa de Papel (Money Heist)”, già in lingua spagnola (La Casa de Papel è la sua serie più vista tra quelle non in inglese). In arrivo ci sono altre serie come Elite e il film Elisa&Marcela. In Spagna Netflix impiega già 13.000 persone tra attori, comparse e personale tecnico per 20 produzioni originali.
“La Spagna ha una lunga tradizione nella creazione di contenuti innovativi e immersivi e siamo felici di poter rafforzare il nostro investimento a Madrid”, ha dichiarato Erik Barmack, vice president of international originals di Netflix. “La realizzazione del nostro primo polo produttivo europeo creerà nuove opportunità per i talenti spagnoli e dimostrerà il nostro impegno nella produzione di contenuti originali in tutta Europa”.
Netflix punta con determinazione sulla crescita internazionale per contrastare la saturazione del mercato core americano, rimettere in moto la crescita delle entrate e fendere i colpi della concorrenza, in particolare di Disney, At&t e Amazon, che stanno ampliando l’offerta. Il gruppo continua perciò a investire: entro la fine del 2018 Netflix prevede di spendere 8 miliardi in contenuti originali, creando 700 serie. La strategia fa però storcere il naso a molti analisti, che ritengono difficile sostenere il ritmo serrato degli investimenti e dell’espansione e temono un crollo del titolo.