Da colosso delle Tlc a società di investimento: così la giapponese Softbank, che si prepara all’Ipo della sua divisione mobile, trasforma il suo business e vira tutto sull’intelligenza artificiale. Lo dimostrano non solo i risultati dell’ultima trimestrale, ma la strategia delineata dal Ceo Masayoshi Son per i prossimi anni.
Nei tre mesi terminati a giugno l’utile operativo di Softbank è cresciuto del 49% a 715 miliardi di yen (6,4 miliardi di dollari) grazie ai proventi degli investimenti effettuati, che includono quelli condotti tramite il Vision Fund, il fondo da 100 miliardi di dollari lanciato l’anno scorso col sostegno di investitori sauditi, che ha contribuito al risultato con 245 miliardi di yen. Il fatturato totale di gruppo ammonta a 2.270 miliardi di yen.
Ora Softbank si prepara a scorporare l’attività di operatore mobile tramite l’Ipo della divisione nazionale e la vendita della controllata americana Sprint alla rivale T-Mobile Us, mentre, tramite il Vision Fund, continua a investire nelle aziende tecnologiche mondiali più promettenti e ad alto tasso di crescita, attive soprattutto nei settori della robotica, dell’intelligenza artificiale e, in generale, delle tecnologie e dei modelli di business disruptive, ovvero capaci di rivoluzionare vecchi settori industriali.
E’ una strategia in cui l’AI torna come leitmotiv e che ripagherà nel giro di 5-10 anni, con un impatto positivo non solo sui conti ma sul prezzo del titolo di Softbank, osserva su Bloomberg Hideki Yasuda, analista di Ace Research Institute. “Ma ci sono investimenti più immediati che già generano risultati, e gli investitori ne tengono conto”, ha aggiunto Yasuda.
Il portafoglio di investimenti di Vision Fund spazia dalle società del ride-hailing a quelle dei pagamenti digitali, dalla costruzione di satelliti ai semiconduttori, dalle applicazioni per l’agricoltura alla sanità smart. Una delle operazioni effettuate lo scorso trimestre dal fondo è stata la vendita del colosso indiano del commercio elettronico Flipkart a Walmart. “Vision Fund continuerà a macinare risultati, stiamo creando un gruppo con i più avanzati unicorni del mondo”, ha detto Son. “I nostri investimenti hanno un filo conduttore, l’AI, che è come il Big Bang, ridefinirà ogni industria”.
La divisione mobile giapponese di Softbank dovrebbe quotarsi a Tokyo a ottobre; l’obiettivo è raccogliere oltre 2.000 miliardi di yen sul mercato. Le operazioni telecom in Giappone (che includono telefonia fissa e mobile e banda larga) hanno fruttato revenues per 880,5 miliardi di yen (+4,6% rispetto al primo trimestre). Softbank ha 33,6 milioni di abbonati mobili, +434.000 su base trimestrale. Gli utili sono stabili e potrebbero risentire della pressione della concorrente Rakuten, gruppo dell’e-commerce del miliardario Hiroshi Mikitani, pronto a entrare sul mercato mobile giapponese.