In un primo momento sembrava che si fosse tratta to di un attacco informatico, invece a rallentare la produzione di chip per la casa taiwanese Tsmc, fornitore di Apple, è stato un errore nell’istallazione di un software. Il risultato, però, non cambia: le consegne per la casa californiana potrebbero subire ritardi. Ad aggravare la situazione il fatto che proprio in questo periodo Apple è impegnata a realizzare i nuovi iPhone che dovrebbero arrivare sul mercato dopo l’estate.
L’incidente è avvenuto venerdì, e al momento – stando a quanto riportato da Tsmc – il problema agli strumenti di fabbricazione sarebbe stato per l’80% già risolto, mentre tutto dovrebbe tornare alla normalità nelle prossime ore. L’incidente ha comunque avuto conseguenze gravi per il produttore taiwanese, che ha già rivisto al ribasso le stime sui ricavi del trimestre in corso, abbassate del 3%.
Rimanendo in tema Apple, la casa fondata da Steve Jobs è protagonista delle cronache d’oltreoceano anche per un altro fatto: ha annunciato la rimozione dalla propria piattaforma dei podcast di InfoWars, il sito che si è ultimamente distinto per aver pubblicato fake news e aver appoggiato teorie cospirazioniste. La decisione fa parte dell’impegno di Apple contro l’hate speech: “Apple non tollera i discorsi di incitamento all’odio, e abbiamo linee guida chiare che i creatori e gli sviluppatori devono seguire, così da fornire un ambiente sicuro per tutti i nostri utenti – dice un portavoce dell’azienda al sito Buzzfeed – I podcast che violano queste linee guida vengono rimossi dalla nostra directory rendendoli non più ricercabili o disponibili per il download o lo streaming. Crediamo nell’importanza di rappresentare una vasta gamma di punti di vista, purché le persone rispettino chi ha opinioni diverse”.