Ntt Docomo ha intenzione di vendere la sua controllata italiana Buongiorno: secondo quanto riportato dal Financial Times, il colosso giapponese delle telecomunicazioni mobili vuole ridurre la presenza internazionale per concentrarsi sul mercato domestico. Docomo continuerà a collaborare con Buongiorno, ma all’interno di una nuova compagine proprietaria, e avrebbe già sondato consulenti e banche per definire le modalità di vendita.
Docomo ha comprato Buongiorno nel 2012 per 209 milioni di euro. La società, fondata a Parma da Mauro Del Rio e poi cresciuta in oltre 30 paesi, aveva attratto l’interesse del gruppo giapponese per la specializzazione in app musicali, gaming e contenuti per le piattaforme mobili e per le soluzioni di pagamento digitale.
Nel 2017 Buongiorno ha cambiato nome in Docomo Digital accelerando nella direzione delle nuove priorità di business legate ai contenuti su mobile e al mobile commerce. In particolare è stata potenziata la piattaforma proprietaria su cui viaggiano le transazioni da cellulare, sviluppata dagli ingegneri di Buongiorno nei centri di Madrid e Firenze, capace di interfacciarsi con oltre 200 operatori telefonici nel mondo. La società italiana evolveva così con la proprietà giapponese verso la innovazioni del mondo dei pagamenti legate al fintech e gettava lo sguardo verso le Olimpiadi di Tokyo 2020.
Ntt Docomo aveva intrapreso l’espansione internazionale anche per contrastare la concorrenza della connazionale Softbank, cresciuta fortemente all’estero, in particolare con l’ acquisizione dell’operatore mobile Sprint negli Stati Uniti. Già carrier mobile numero uno in Giappone, Docomo si è così lanciata negli scorsi vent’anni in una serie di operazioni tra partnership e acquisizioni di quote in operatori come At&t, Kpn, Three Uk e Tata in India. Buongiorno era considerata un elemento fondamentale della strategia internazionale perché allargava le attività ai contenuti e alle transazioni finanziarie su mobile.
Oggi Docomo, che conta 73 milioni di clienti mobile in Giappone, sarebbe pronta a rifocalizzarsi sul mercato domestico, ma senza smettere di investire fortemente sul 5G: ieri ha annunciato il record di trasmissione dati di 8Gbps ad una velocità di 100 km/h e di 11Gbps a 30 km/h in un test condotto insieme a Ericsson che ha fatto “viaggiare” il segnale 5G all’interno di un veicolo per la prima volta al mondo senza interruzioni e con un record di trasmissione assoluto. Il test si è svolto a Ibaraki presso il National Institute for Land and Infrastructure Management.
Anche la rivale Softbank ha modificato le strategie, ma in questo caso allontanandosi dal business delle Tlc per dedicarsi alle attività di investimento: l’azienda guidata dal Ceo Masyoshi Son ha venduto la controllata americana Sprint alla concorrente T-Mobile Us e sta preparando l’Ipo della divisione mobile mentre sposta l’attenzione sul Vision Fund, il fondo da 100 miliardi di dollari lanciato l’anno scorso col sostegno di finanziatori sauditi, che investe nelle aziende tecnologiche mondiali più promettenti e ad alto tasso di crescita, soprattutto nei settori della robotica, dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie e modelli di business disruptive.