Un comitato speciale chiamato a valutare il progetto di delisting di Tesla. Dopo le polemiche sugli annunci via Twitter di Elon Musk relativi alla privatizzazione dell’azienda e alle denunce di due investitori che hanno accusato il manager e l’azienda di diffondere notizie “fuorvianti” arrivano le conferme ufficiali.
Il cda della società ha comunicato la formazione di un comitato a tre – in campo i consiglieri indipendenti Brad Buss, Robyn Denholm e Linda Johnson Rice – incaricato di prendere in esame la proposta di Elon Musk. E il comitato ha arruolato Latham & Watkins e Wilson Sonsini Goodrich & Rosati in qualità di advisor legali. “Il comitato non ha ancora ricevuto una proposta formale da parte di Musk né ha raggiunto una conclusione sulla fattibilità della transazione”, puntualizza l’azienda sottolineando che l’organismo “ha il pieno potere e la piena autorità del cda di compiere tutte le azioni per conto del cda che ritiene necessarie per valutare e negoziare”. Nessun buyout senza l’approvazione del comitato speciale, ha specificato il cda. E al momento non vengono rilasciate informazioni aggiuntive in merito ai termini e ai dettagli di un’eventuale transazione.
Musk nella giornata di ieri, dopo la “bufera” sui tweet ha pubblicato un post sul suo blog dichiarando che è in corso una trattativa con il fondo sovrano dell’Arabia Saudita, che stando a quanto si apprende avrebbe già rastrellato il 5% di azioni del produttore di auto elettriche. “Sono stato contattato molte volte nel corso degli ultimi due anni”, ha detto Mus. “Li ho incontrati per la prima volta all’inizio del 2017 e mi hanno manifestato il loro interesse dovuto alla necessità di diversificare le attività. Ci sono stati poi diversi altri incontri nel corso del 2018 per cercare di andare avanti con una transazione privata. Ovviamente, il fondo sovrano saudita ha il capitale necessario per eseguire su tale operazione”.
Musk ha inoltre puntualizzato che il fondo saudita ha espresso il proprio sostegno a procedere con l’affare, soggetto a due diligence finanziaria e di altra natura. Quel “funded secured” in uno dei tweet della scorsa settimana “si riferiva a questo”, scrive Musk. Oggi ancora su Twitter le novità, anche attraverso l’account ufficiale di Tesla.