Un “software-spia” da inserire nei sistemi informatici di tutte le aziende con più di 50 dipendenti per scoprire le discriminazioni di genere, abbinato a una legge che imporrà multe a quelle che non rispettano la parità salariale. E’ questa la strategia che il presidente francese Emmanuel Macron ha messo in campo per sconfiggere il gender pay gap.
Le imprese con “ingiustificati” divari tra i salari dei dipendenti devono essere sanzionate finanziariamente dal 2022 in poi. Le lacune salariali saranno multate fino all’1% del budget totale dell’azienda. Le piccole imprese avranno fino al 2020 di tempo per il nuovo piano d’azione. In Francia la disparità salariale è stata valutata al 9,9%.
Il software sarà obbligatorio, si può installare gratuitamente e il suo funzionamento servirà a raccogliere dati e informazioni su tutti i dipendenti. I dati processati riguarderanno l’età e le qualifiche dei dipendenti, oltre al titolo professionale, al grado o alla posizione aziendale.
Alle aziende che riscontrano differenze significative tra i dipendenti verrà chiesto di creare un “piano di recupero degli stipendi”: si tratta di uno stipendio integrativo, laddove i divari si riscontrino gap nella retribuzione tra uomini e donne.
L’impegno ad investire 420 milioni di euro per garantire l’eguaglianza che sarà anche la priorità della presidenza francese del G7 nel 2019.