Tim in soccorso di Dazn. Dopo le proteste per l’esordio-flop della piattaforma di streaming sul calcio – con la partita Lazio-Napoli – è l’operatore Tlc a scendere in campo per garantire qualità nella trasmissione delle prossime partite. Stando a quanto riporta il Sole 24 Ore sono già in corso colloqui tra la piattaforma e il player: il risultato potrebbe essere la fornitura a Dazn, scrive il quotidiano, di content delivery networks, le reti di server che “avvicinano” la trasmissione dati agli utenti.
E’ un fatto però che la stessa azienda attualmente guidata in Italia dal chief commercial officer Jacopo Tonoli – in autunno prenderà il timone Veronica Diquattro, abbia ammesso che la responsabilità delle problematiche tecniche siano imputabili alla cdn non in grado di gestire la congestione causata dal picco di utenti: 440mila spettatori per la partita Sassuolo-Inter. Chiudendo in qualche modo le polemiche sollevate dagli utenti delusi sull’inadeguatezza della rete a banda larga italiana. A supporto della spiegazione l’azienda di streaming assicura che i problemi saranno risolti “presto”: i primi effetti positivi potrebbero essere visibili già per il big match di sabato. Una garanzia che certo non avrebbe potuto essere fornita se la responsabilità dei disguidi tecnici fosse stata attribuibile alla “tenuta” della rete infrastrutturale.
Tim non ha negato il supporto, considerato anche il legame commerciale che la lega a Dazn: a breve anche i clienti di Timvision potranno abbonarsi all’offerta calcistica di Dazn sulla piattaforma di Tim.
Rimane un grosso punto interrogativo sulle dichiarazioni dell’ad di Dazn, James Rushton che, intervistato ieri dal Corriere della Sera, ha parlato di voler assicurarsi “che il nostro traffico dati venga ottimizzato e dove possibile incanalato su corsie preferenziali”: senza dubbio una scorretta interpretazione visto che le regole sulla net neutrality vietano esttamente la “corsia peferenziale”.
Al di là del fiasco tecnico di Dazn sul tema diritti televisivi nel calcio, in particolare in Serie A, è intervenuto anche il Codacons che presenterà un esposto all’Autorità Garante del Mercato e della Concorrenza nei confronti di Sky e Dazn. Nel mirino pratiche commerciali scorrette e pubblicità ingannevoli nei confronti dei clienti Sky e Mediaset Premium, i quali si sono sentiti “deufradati” dal nuovo assetto dei diritti TV e danneggiati dal doppio abbonamento da sottoscrivere per vedere le partite del campionato di Serie A. Il Codacons sottolinea che “la condotta di Sky e Dazn è scorretta ai sensi del Codice del Consumo, in particolare sia aggressiva ai sensi dell’articolo 24 del Codice stesso, in quanto esercita un indebito condizionamento sul tifoso ad aderire a ben 2 abbonamenti con un esborso maggiore in termini denaro e ad usufruire comunque di un servizio di pessima qualità”. Servizio che non è stato apprezzato soprattutto nella serata di sabato quando il match Lazio-Napoli subiva ripetute interruzioni e problemi di connessione che hanno scatenato l’ira degli utenti, la mancata disponibilità dell’app per alcuni dispositivi e il ritardo nella trasmissione in tempo reale della partita dovuto allo streaming rallentato. Da segnalare, si legge sul comunicato Codacons, è anche l’ingannevolezza del messaggio pubblicitario diffuso da Dazn. L’emittente pubblicizza il servizio sostenendo che non sia “un contratto, né un abbonamento e che si può disdire in qualsiasi momento”, ma è evidente – semmai – il contrario.