L’imprenditore miliardario statunitense Marc Benioff, fondatore, presidente e co-Ceo del gruppo hitech Salesforce, acquisirà con la moglie Lynne la storica rivista Time per 190 milioni di dollari in contanti. Lo ha annunciato l’attuale proprietario della rivista, il gruppo dei media Meredith, chiarendo che l’acquisto di Marc e Lynne Benioff viene condotto a titolo personale e non ha niente a che vedere con Salesforce, colosso del cloud e del software di customer relationship management.
L’editore Meredith ha sottolineato che il 53enne magnate americano non entrerà nella gestione quotidiana né nelle scelte editoriali della rivista Time, per la quale non sono previste modifiche nella struttura dirigenziale.
Fondata nel 1923, Time è oggi diretta da Edward Felsenthal, che si è detto felice della nuova proprietà. Il gruppo Meredith aveva acquistato la testata a gennaio all’interno di un takeover di tutto il gruppo Time Inc. (che include diverse riviste, tra cui Fortune) e ha rimesso in vendita le proprietà a marzo.
Time ha perso negli anni molti dei suoi affezionati lettori e degli introiti pubblicitari che migrano verso i canali online, ma, ha twittato Benioff, “rappresenta un patrimonio per la storia e la cultura americana“. Secondo un commento di Fortune l’imprenditore vuole anche indirettamente estendere la sua influenza al di là della Silicon Valley e farsi conoscere su scala nazionale come “barone dei media”.
Benioff non è il primo imprenditore miliardario a comprare una testata giornalistica di prestigio: anche Jeff Bezos, Ceo di Amazon, ha rilevato nel 2013, e sempre “a titolo personale”, il Washington Post (per 250 milioni di dollari).
Bezos e il Post sono uno dei bersagli più frequenti degli attacchi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che non ha esitato a definire il quotidiano una “costosa lobby” che lavora per il patron di Amazon. Benioff ha messo le mani avanti chiarendo che non solo resterà estraneo al lavoro dei giornalisti del Time, ma che lui non è né un Democratico né un Repubblicano, anche se nella campagna presidenziale del 2016 ha appoggiato l’avversaria di Trump, Hillary Clinton.