I due co-fondatori di Instagram, Kevin Systrom e Mike Krieger, hanno dato le dimissioni dai rispettivi ruoli di chief executive officer e chief technical officer. Lo ha reso noto la stessa azienda del photo-sharing, oggi di proprietà di Facebook, senza fornire chiare spiegazioni sull’uscita di scena dei due top manager, che hanno semplicemente dichiarato di voler perseguire nuovi obiettivi dando spazio alla loro “curiosità e creatività”.
Bloomberg sottolinea che esisteva un forte attrito fra il management storico di Instagram, acquisita da Facebook nel 2012, e i vertici di Menlo Park, con scontri tra Systrom e Krieger e il Ceo di Facebook Mark Zuckerberg in merito alle decisioni strategiche.
Una situazione analoga si era creata con i top executive di WhatsApp, altra applicazione rilevata da Facebook (nel 2014): nei mesi scorsi ha dato le dimissioni il co-fondatore Jan Koum (l’altro co-fondatore Brian Acton aveva lasciato l’anno scorso). Lo scontro con Koum si è concentrato sulla monetizzazione di WhatsApp, un progetto su cui Facebook ha sempre spinto per ottenere un ritorno dall’investimento, mentre Koum e Acton frenavano. Da gennaio è partita la versione business di WhatsApp riservata alle attività commerciali.
WhatsApp, ha globalmente 1,5 miliardi di utenti, è insieme ad Instagram la piattaforma su cui Zuckerberg sta investendo di più visto che Facebook inizia a mostrare segnali di cedimento sia per la maturazione di alcuni mercati sia per l’impatto dello scandalo Cambridge Analytica e della pressione dei regolatori sul trattamento dei dati personali e la vigilanza anti-fake news.
Le dimissioni dei due co-fondatori di Instagram non sono del tutto una sorpresa: Zuckerberg ha di recente riorganizzato l’azienda e nominato il manager Chris Cox, suo “uomo di fiducia”, come supervisore sia di Instagram che di WhatsApp.
Tuttavia l’uscita di scena degli sviluppatori che per primi hanno ideato e portato al successo la app di photo-sharing è significativa, dicono gli analisti, perché Instagram è la prossima “macchina da soldi” per Facebook. La piattaforma conta oltre 1 miliardo di utenti mensili che trascorrono in media sulla Android app della piattaforma 53 minuti ogni giorno, solo 5 minuti in meno di quanto trascorrano su Facebook, secondo stime di SimilarWeb. Questo numero colossale di utenti attivi, molti dei quali giovani e provenienti da paesi emergenti in Asia e Sud America, rende Instagram un importante generatore di revenue, perché l’engagement attira pubblicità. Heather Bellini, analista di Goldman Sachs, riferisce che i partner della pubblicità di Facebook continuano a spendere specialmente su Instagram. Facebook non riporta i risultati di Instagram separati da quelli del resto del gruppo ma EMarketer stima che la unit genererà 8,06 miliardi di dollari di fatturato nel 2018.