LA PROPOSTA

Cabina di regia a Passera: il “piano” Agcom per l’Italia digitale

L’Authority ha messo nero su bianco le linee d’azione per spingere l’innovazione nel nostro Paese. Politica dello spettro e valorizzazione delle frequenze a favore delle Tlc mobili al centro delle strategie. Plaude Confindustria Digitale. Parisi: “Strategia in linea con le nostre proposte”

Pubblicato il 12 Gen 2012

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La legge sulla concorrenza deve essere il veicolo per l’istituzione dell’agenda digitale per l’Italia. Lo afferma Agcom in una segnalazione a Governo e Parlamento in vista del varo del pacchetto liberalizzazioni. Per centrare l’obiettivo l’Agcom propone anche l’istituzione di una cabina di regia gestita dal ministro dello Sviluppo economico che coordini e renda trasparente l’azione dei vari attori coinvolti (Governo, Regioni, Enti locali, Autorità).

L’obiettivo, si legge nel documento Agcom, è quello di “governare la modernizzazione del Paese instradandola sulle reti e i servizi di nuova generazione”. L’agenda digitale deve dunque indicare una road map per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda digitale comunitaria, che vengono così recepiti. In quest’ottica, l’Agcom propone anche una serie di interventi legislativi correlati all’evoluzione del settore delle comunicazioni e cioè misure di semplificazione degli adempimenti burocratici e amministrativi nonché iniziative a costo zero, o comunque diverse dagli investimenti diretti, per facilitare la creazione di un ecosistema digitale e fluidificare il percorso di aziende e cittadini nella produzione e fruizione dei contenuti digitali.

L’Agcom elenca alcuni dei principali campi di azione individuati e alcuni interventi puntuali da adottare: adozione di una politica dello spettro radio, valorizzando le risorse frequenziali e liberando più risorse per la larga banda; promozione delle reti tlc di nuova generazione: semplificazione delle procedure amministrative con abolizione delle autorizzazioni, concessioni e di tutti gli altri atti amministrativi non indispensabili; condivisione dei lavori di scavo da parte di differenti fornitori di servizi a rete (elettricità, gas, acqua, ecc); incentivi alla circolazione dei contenuti digitali per favorire un ambiente più concorrenziale nell’accesso alle risorse per i media; promozione delle transazioni on line attraverso norme pro-digitalizzazione improntate alla riduzione dei costi e degli adempimenti oltre che alla facilità di accesso ai contenuti digitali, che sono un diritto per il cittadino; sviluppo della moneta elettronica e dell’e-commerce; possibilità di notifica degli atti giudiziari e delle infrazioni al codice della strada a mezzo di posta elettronica certificata; nullità delle clausole contrattuali in accordi di distribuzione che vietino la vendita diretta su canale on line; alfabetizzazione digitale, utilizzando il canale scolastico e dei media; uso sociale della tecnologia.

Secondo l’Autorità, insomma, “è tempo di agire. La scarsità di risorse non può costituire un alibi all’inazione sia perché molte riforme sono a costo zero sia perché bisogna guardare al rapporto costi-benefici: non basta ridurre il debito pubblico, quello che più conta è il rapporto tra deficit e Pil”.

L’invito dell’Agcom ad adottare l’Agenda Digitale in Italia è piaciuto a Confindustria. Si tratta – sottolinea Stefano Parisi, presidente di Confindustria Digitale – di un passaggio istituzionale importante che vede il nostro completo appoggio, trovandosi in piena sintonia con le proposte che Confindustria Digitale sta presentando in questi giorni al Governo e agli enti locali per accelerare la la crescita e modernizzazione del Paese".

"Le tecnologie digitali – osserva Parisi – sono oggi il più potente motore di sviluppo e ci aspettiamo che lo sviluppo dell’economia digitale e la penetrazione di internet in Italia diventi al più presto una priorità del programma di Governo. A questo scopo appare condivisibile la proposta di cabina di regia che riunisca i principali attori istituzionali interessati alla digitalizzazione". Confindustria Digitale si augura che il Governo "presti quanto prima ascolto alle segnalazioni dell’Agcom e si propone come partner di questo processo, offrendo un pacchetto di proposte con cui viene delineato un percorso concreto di azioni legislative e interventi mirati a imprimere rapidi cambiamenti sui settori fondamentali della scuola, la sanità, altri servizi della Pubblica Amministrazione, l’e-commerce e lo start up di nuove imprese".

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