IL PROGETTO

Vodafone “anticipa” il 5G in Italia con il Narrowband-IoT

La tecnologia permette di accedere in anticipo ad alcune delle funzionalità della quinta generazione mobile. Accordo con Apkappa per rendere intelligente con il NB-IoT il monitoraggio idrico e l’illuminazione urbana

Pubblicato il 02 Ott 2018

Narrowband-IoT

Vodafone completa la copertura Narrowband-IoT in Italia. La copertura del 100% dei siti 4G con questa tecnologia permetterà ad aziende e PA di accedere in anticipo ad alcune delle funzionalità 5G, rendendo possibili specifici casi d’uso per il monitoraggio energetico, sanitario, ambientale e strutturale, e aprendo nuove opportunità in campi come l’agricoltura di precisione, le smart cities e le smart utilities. Il settore agricolo, ad esempio, potrà usufruire di nuovi sofisticati sistemi di monitoraggio, irrigazione e alimentazione automatizzata anticipando così l’azienda agricola del futuro. Nel campo del monitoraggio strutturale, invece, sarà possibile abilitare sistemi di allarme a consumo ridotto negli edifici delle aree geografiche soggette a catastrofi naturali, come terremoti, alluvioni.

Il NB-IoT opera su banda licenziata a 800 MHz ed è uno standard di trasmissione dati su reti cellulari che integra le caratteristiche di una rete Low Power Wide Area  (Lpwa) con quelle delle reti cellulari Lte 2G, 3G e 4G. I principali vantaggi di questa tecnologia sono: una forte copertura su vaste aree – anche quando i dispositivi si trovano sottoterra o in ambienti scarsamente coperti (copertura +20 decibel rispetto al Gsm);  una maggiore efficienza dal punto di vista energetico che consente di estendere la durata delle batterie degli oggetti connessi anche oltre i 10 anni, e un supporto fino a 50.000 dispositivi in una singola cella senza rischi di congestione. Il recente inserimento del NB-IoT all’interno degli standard del 5G da parte dell’ente di standardizzazione 3Gpp, assicura inoltre la coesistenza delle due tecnologie, aumentando ulteriormente il ciclo di vita del NB-IoT.

In occasione del completamento della rete NB-IoT, Vodafone annuncia l’accordo con Apkappa, società del Gruppo Maggioli e attiva nel settore di soluzioni innovative per le smart cities, per dotare di connettività NB-IoT Vodafone i dispositivi prodotti da Apkappa; questi apparati consentono di rendere “intelligenti” i contatori meccanici  e di telegestire così le reti idriche e di illuminazione pubblica. Date le loro caratteristiche, sono stati adottati da diverse aziende del settore utilities ed ora potranno trarre vantaggio da tutte le potenzialità della nuova tecnologia NB-IoT Vodafone. Nei prossimi cinque anni è infatti prevista una loro implementazione di almeno ulteriori 100.000 unità, tutte comunicanti in NB-IoT.

Tra gli altri progetti di Vodafone nel campo del NB-IoT, quello con Arduino per la realizzazione di soluzioni commerciali congiunte basate sulla tecnologia hardware di Arduino e la connettività di Vodafone.

Dall’anno scorso, inoltre, la compagnia ha aperto a Milano un laboratorio che, in ottica di open innovation e co-creazione, permette ad aziende e PA di  testare le potenzialità del NB-IoT, e di provare le proprie applicazioni prima del lancio commerciale, in un ambiente sicuro e in grado di replicare esattamente le prestazioni della tecnologia di rete.

Lo sviluppo del NB-IoT in Italia fa parte di un piano di copertura più ampio del Gruppo Vodafone che di recente ha annunciato che entro il 2019 raddoppierà l’estensione di questa tecnologia sul territorio europeo, realizzando di fatto la rete internazionale NB-IoT più capillare al mondo. Oltre all’Italia, infatti, Vodafone ha lanciato la rete NB-IoT in Repubblica Ceca, Germania, Grecia, Irlanda, Olanda, Sud Africa, Spagna e Turchia, ed entro il 2019 coprirà interamente Regno Unito, Romania e Spagna.

Vodafone oggi connette circa 74 milioni di oggetti nel mondo, di cui 9,2 in Italia, numeri che, grazie alla diffusione del NB-IoT su tutto il territorio, continueranno a crescere. Una volta a regime, infatti, questa tecnologia consentirà di connettere più di 3 miliardi e mezzo di dispositivi, una cifra oltre trenta volte superiore al numero di SIM attive attualmente in Italia.

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