Via libera dell’Ecofin alla proposta che consentirà agli Stati membri di applicare Iva ridotta, super-ridotta o zero alle pubblicazioni elettroniche, allineando quindi l’Iva degli e-book a quella dei libri di carta. “E’ parte del nostro sforzo per modernizzare l’Iva per l’economia digitale, e ci consente di tenere il passo con il progresso tecnologico”, ha detto il ministro austriaco Hartwig Löger, presidente di turno dell’Ecofin.
L’Italia e altri paesi, tra cui la Francia, ora saranno “in regola”: già nel 2015 avevano abbassato l’Iva sugli ebook al 4% (dal 22) andando contro le norme europee.
In base alle regole attuali i servizi elettronici sono tassati con Iva standard, ovvero minimo al 15%, mentre le pubblicazioni su supporto fisico godono dell’aliquota non-standard. Per libri, giornali e riviste, gli Stati hanno l’opzione di applicare l’Iva ridotta, minimo al 5%. Alcuni sono stati autorizzati ad applicare anche quella sotto il 5% o a zero.
La nuova direttiva consentirà agli Stati che lo vogliono di applicare il tasso ridotto anche alle pubblicazioni elettroniche, mentre l’Iva super-ridotta o zero sarà accordata solo a quegli Stati che attualmente la applicano alle pubblicazioni di carta.
“L’abbassamento dell’Iva sulla stampa digitale promuove l’accesso dei cittadini ai contenuti informativi su tutte le piattaforme che giocano un ruolo cruciale per la democrazia europea – ha detto Carlo Perrone, presidente dell’associazione europea degli editori di giornali (Enpa) -. La decisione, ha sottolineato Perrone, “incoraggerà gli editori ad andare avanti con importanti investimenti in contenuti di qualità che consentano ai cittadini di farsi un’opinione informata attraverso notizie su argomenti cruciali per la società e per alimentare il dibattito democratico”. In una nota congiunta con l’Enpa, l’Emma, l’associazione europea dei periodici, esprime soddisfazione per una decisione “che riflette come giornali e periodici vengono letti nell’era digitale e riconosce l’importanza del ruolo svolto dagli editori in una democrazia”.
“Una grande vittoria per l’Italia e per tutti i lettori europei” il commento del presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie) Ricardo Franco Levi dopo il via libera dell’Ecofin alla proposta che consentirà agli Stati membri di applicare aliquote Iva ridotte alle pubblicazioni elettroniche. “L’Europa segue la direzione presa dall’Italia, che dal 1 gennaio 2015 ha scelto di applicare l’Iva al 4% – e non più al 22% – per i libri digitali come per i libri di carta”, sottolinea Levi in una nota. “Segna così la sua grande vittoria, partita con la campagna di Aie #unlibroèunlibro e divenuta un’intera battaglia italiana grazie al sostegno del governo, in una direzione coraggiosa quando in Europa questa era una posizione minoritaria. + grazie a questo grande gioco di squadra che oggi tutti i lettori europei, sia su carta sia su ebook, avranno gli stessi diritti”.