Una maratona di 48 ore per risolvere le sfide che riguardano il pianeta Terra e lo Spazio: con questo obiettivo il 20 e 21 ottobre l’Incubatore I3P del Politecnico di Torino (via Piercarlo Boggio 59) ospita per il terzo anno la Nasa Space Apps Challenge, l’hackathon internazionale che si svolgerà in contemporanea in 189 città del mondo tra il 19 e il 21 ottobre.
Parte dell’iniziativa internazionale Open Government Partnership, la Space Apps Challenge intende coinvolgere persone con competenze trasversali per trovare idee e soluzioni innovative alle sfide dello Spazio e della Terra. A partecipare sono dunque chiamati non solo i profili tech, business, data, design, comunicazione ma anche persone del mondo accademico, imprenditori, studenti e curiosi, indipendentemente dal loro background personale o dal livello delle loro competenze. Lo scorso anno sono stati oltre 25.000 i partecipanti, che hanno sviluppato e presentato più di 2.000 progetti per rispondere alla sfida lanciata dalla Nasa.
La Space Apps Challenge a Torino avrà inizio sabato 20 ottobre alle ore 9.00 con la presentazione dei mentor e della giuria. Successivamente, i team potranno iniziare a lavorare e sviluppare i propri progetti con il supporto dei mentor. Questa fase potrà andare avanti per tutta la notte, fino alla domenica pomeriggio quando i progetti dovranno essere presentati alla giuria locale e pubblicati nella piattaforma online per poter partecipare alla sfida globale. Grazie al sostegno del Consolato Generale Usa di Milano, saranno premiate le migliori tre idee: al primo classificato sarà conferito un premio di 1.300 euro, al secondo classificato di 1.000 euro e al terzo classificato di 700 euro.
Per il 2018 il tema annunciato è “Terra & Spazio”, per invitare non soltanto a scoprire le curiosità legate al nostro pianeta, ma anche a guardare oltre, dare vita a progetti per un’ampia gamma di applicazioni e a sperimentare soluzioni per risolvere le più grandi sfide dell’universo. Durante l’hackathon, inoltre, la Nasa metterà la sua banca dati a disposizione dei partecipanti, per invitarli a risolvere le sfide legate ai segreti del nostro pianeta e dello spazio tramite i dati su oceani, terreni, esseri viventi, che le loro infrastrutture raccolgono durante tutto l’anno.
Le categorie in cui sarà possibile partecipare durante l’hackathon sono sei: in “Can you build a…” i partecipanti saranno chiamati a progettare edifici, aiutanti robotici o altri strumenti utili alla cittadinanza; in “Help others discover the Earth” bisognerà invece ideare strumenti didattici, come video o giochi, per spiegare come funziona la Terra, dal ciclo dell’acqua agli strati dell’atmosfera. Nella categoria “Volcanoes, Icebergs and Asteroids (OH MY)” la sfida sarà quella di trovare soluzioni per prevedere e monitorare gli eventi naturali straordinari e risanare i luoghi colpiti, mentre in “What the World needs now is…” bisognerà cercare soluzioni per sostenere e migliorare la vita sulla Terra, prestando attenzione, ad esempio, a risorse essenziali che potrebbero esaurirsi o diventare inutilizzabili.
Ghiacciai, calotte polari, terre e oceani ricoperti di ghiaccio saranno invece protagonisti della sfida “An icy glare”, dove si chiederà di ideare strumenti per comprendere, monitorare e interpretare la criosfera terrestre. Infine, in “A Universe of beauty and wonder” la missione è essere creativi nell’ambito delle scienze spaziali e dell’esplorazione, per affrontarle da un punto di vista scientifico, tecnologico ma anche artistico.