Una piattaforma “open” e multi-cloud in cui sono a disposizione tutte le migliori offerte sul mercato, sul fronte del cloud pubblico e anche del cloud privato. È questa la novità svelata stamattina a Milano da Retelit e Huawei e frutto di una partnership fra le due aziende. Partnership che punta a un mercato potenziale che nel 2019 varrà oltre 820 milioni di euro, composto principalmente da aziende tradizionali medio-grandi e aziende “post start-up phase” interessate a un’offerta che combini infrastruttura, connettività e piattaforma. Secondo le ultime rilevazioni dell’Osservatorio sul cloud del Politecnico di Milano, nel 2017 in Italia il 10% delle grandi imprese stava già sperimentando l’approccio multicloud e la tendenza è in costante crescita.
A tagliare il nastro del nuovo ecosistema, un vero one-stop-shop del multicloud, il primo del suo genere in Italia, i numeri uno delle due company Federico Protto e Thomas Miao.
“L’offerta cloud in Italia è molto variegata ma c’è confusione sulle varie proposte e non tutte le offerte nel medio lungo periodo soddisfano le esigenze dei clienti”, ha detto Federico Protto, Ad di Retelit.
Vendor lock-in e scarsa scalabilità in termini di pricing sono secondo Protto le due “caratteristiche” principali delle offerte italiane: “Noi vogliamo offrire tutto ciò che il mercato propone in questo momento affinché il cliente possa farsi un’idea e scegliere al meglio”, ha puntualizzato Protto. Sul fronte del cloud pubblico, ha spiegato il manager, il modello pay per use non paga sul lungo periodo mentre nel cloud privato è soprattutto l’investimento iniziale a fare la differenza in particolare per le aziende di piccole dimensioni. “La nostra è sì una soluzione tecnologica ma è anche e soprattutto una partnership basata sul modello di go-to-market. Un approccio innovativo in termini di proposta al mercato che punta a sanare il gap nella digital trasformation”. Protto puntualizza che il progetto può contare su asset fondamentali: la rete e 15 data center su territorio nazionale. “E grazie a Huawei aggiungiamo la tecnologia e le competenze. Il modello dunque è molto attrattivo”.
La forza degli asset condivisi è la chiave della partnership anche secondo il ceo di Huawei Italia Thomas Miao: “Il nostro ruolo non è solo quello di solution provider ma anche di andare sul mercato insieme con un go-to market unico e una proposta commerciale congiunta. Crediamo che insieme possiamo creare più valore per i clienti”.
Secondo Miao il cloud è fondamentale per affrontare le nuove sfide: “La trasformazione digitale è in atto in tutto il mondo e anche in Italia. Tutto le cose saranno connesse e intelligenti. Dunque c’è bisogno di device ma anche di AI e cloud”. Miao ha ricordato che Huawei è presente in Italia da 15 anni: “Nel 2008 abbiamo aperto il nostro centro di ricerca e sviluppo e nel corso di 5 anni altri 5 innovation center e abbiamo progressivamente incrementato la collaborazione con le università”, ha sottolineato il ceo puntualizzando che “è da una decina di anni che facciamo ricerca e investimenti sull’area cloud”.
Quattro i pilastri su cui poggia la strategia cloud by Huawei: adozione di tecnologie innovatie, sicurezza partendo dal chipset fino alle applicazioni, servizi da erogare sui mercati verticali e shared success. “Ci interessa molto condividere il successo con i nostri partner e nel caso specifico con Retelit”. Miao ha confermato infine l’impegno dell’azienda nel nostro Paese: “Il nostro impegno è continuare a investire in Italia non solo in ricerca ma in tutto quegli ambiti in cui si può portare la trasformazione digitale”.
In dettaglio la piattaforma fa leva sulle soluzioni cloud Huawei basate su tecnologie leader di mercato come FusionServer, OceanStor Storage hardware e FusionCloud software, sviluppato su OpenStack di cui Huawei è uno dei maggiori contributori e l’infrastruttura e le soluzioni di connettività di Retelit che, anche grazie all’implementazione dei servizi Sd-Wan, puntano sempre di più alla piena integrazione in ottica multicloud.