Giga illimitati per tutto il mese di ottobre. Tim alza la posta con una mossa ancor più sorprendente di quella che a maggio scorso ha segnato il debutto sul mercato di Iliad. I 30 Giga offerti nel pacchetto di lancio del quarto operatore mobile erano apparsi un’enormità al confronto con le offerte in vigore fino a quel momento. Ma in pochi mesi lo scenario è profondamente mutato a colpi di rilanci da parte di tutte le telco, nessuna intenzionata a farsi rubare quote di mercato e clienti da parte, in particolare, del quarto entrante.
La rinnovata battaglia dei prezzi ha già sortito – ed era inevitabile – effetti negativi sulle trimestrali delle compagnie di Tlc. E la stessa Iliad non ne sarà immune. Senza considerare l’esborso record – 6,5 miliardi di euro – per portarsi a casa le frequenze 5G peserà ulteriormente su bilanci già affaticati.
La nuova offerta “illimitata” di Tim, accompagnata da tanto di campagna mediatica battente, se è vero che al momento è circoscritta al mese in corso è anche vero che prefigura uno scenario inedito. Non sono escluse, infatti, contromosse da parte dei competitor per tenersi cari i clienti, sempre più volubili considerate le offerte ghiotte che di settimana in settimana modificano al ribasso i listini.
Offrire Giga illimitati è sì una mossa inaspettata e più che attraente per i clienti, in particolare quelli che si stanno muovendo da un operatore all’altro, ma rischia di rappresentare un punto di non ritorno rischioso. Se è possibile offrire Giga illimitati allora i clienti si convinceranno che gli operatori possono farlo e che chi non lo fa vuole “imbrogliarli” sui prezzi. La vicenda delle bollette a 28 giorni ha già innescato un clima di sfiducia che non è proprio il caso di peggiorare. E poi ci si domanda: offrire giga illimitati è per le telco la mossa giusta in un momento in cui necessitano di risorse da investire nella copertura della nuova rete 5G? E una volta che arriverà il 5G sarà possibile monetizzare i servizi con offerte più “care”?
A guardare il bicchiere mezzo pieno c’è da osservare che rilanciare sulla disponibilità di Giga potrebbe stimolare la domanda di dati e in particolare dei video, che “pesano” di più sul download da parte dei consumatori. Si assisterà dunque a una domanda sempre più “evoluta”? E’ questo il significato “recondito” della strategia a colpi di Giga gratis da parte delle telco? Si punta a indurre i consumatori a utilizzare sempre più dati in modo da non poterne più fare a meno?
A giudicare ciò che sta accadendo sul fronte della banda ultralarga fissa così non funzionerebbe: all’aumento dell’offerta di Mb non sta corrispondendo un’analoga domanda, nemmeno a fronte di prezzi “stracciati”. Ma il raffronto è solo in parte possibile. Il mobile è un mondo diverso. Il traffico dati sta aumentando a ritmi esponenziali e con l’Internet of things farà aumentare a dismisura la mole di informazioni che viaggeranno sulle reti.
Paradossalmente, dunque, la banda unlimited potrebbe trasformarsi nella vera killer application: banda gratis ma servizi a pagamento. Il punto ora è individuare i servizi per i quali gli utenti sono disposti a pagare. Ma non si escludono, visto come si stanno mettendo le cose, ulteriori colpi in canna da parte delle telco. O quantomeno, si auspica che non si stia brancolando nel buio.