Tecnologie digitali al servizio dell’healthcare. E’ questo il tema al centro del convegno “Sanità Digitale: innovazione e sicurezza in cloud”, organizzato da Tim e Akamai che si è svolto presso l’auditorium del ministero della Salute a Roma.
L’incontro, focalizzato sul Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse), ha fatto il punto della situazione stimolando il dialogo sulle opportunità offerte dall’innovazione nel settore. L’evento, moderato dalla giornalista Barbara Carfagna, ha visto la partecipazione di Salvatore Nappi (Responsabile Offerta IT – Business & Top Clients di Tim), Alessandro Livrea (Country Manager Italia di Akamai), Claudio Cilli (docente universitario Università Sapienza di Roma e Presidente Information Systems Audit and Control Association), Alberto Ronchi, Vp Associazione Italiana Sistemi Informativi in Sanità e Direttore dei Sistemi Informativi Istituto Auxologico Italiano), Maurizio Stumbo (Direttore Sistemi Informativi Laziocrea SpA).
Nel corso dell’incontro è emersa la fase di profonda trasformazione che coinvolge anche le aziende sanitarie e la necessità di risposte per superare la disomogeneità dei sistemi informativi grazie a soluzioni aderenti agli standard di riferimento e orientate all’integrazione ed all’interoperabilità di dati e sistemi applicativi. In questo ambito, Tim, provider di servizi cloud infrastrutturali e system integrator, mette a disposizione una piattaforma abilitante per la condivisione delle informazioni tra le diverse strutture pubbliche e private che vi aderiranno, attraverso la quale realizzare una rete integrata e interoperabile per la gestione di tutti i dati sanitari, nell’ottica della creazione del Fascicolo Sanitario Elettronico.
“L’attuale portafoglio Cloud di Tim – ha spiegato Nappi, Tim – comprende soluzioni IaaS, PaaS e SaaS disponibili per le PA all’interno della Convenzione Spc (Cloud lotto1: in particolare le offerte di hosting, con le quali è possibile costruire architetture Public, Private ed Hybrid, di Cloud Storage, Disaster Recovery/Business Continuity e servizi applicativi per la sanità”.
L’approccio al mercato è differenziato sulla base della tipologia di aziende target. “Sul mercato small – dice Nappi – si tendono a preferire le soluzioni tipiche di ambienti Public Cloud, che consentono l’erogazione di servizi a costi contenuti. L’obiettivo principale è quello di essere l’operatore IT di riferimento per le Pmi. Sul mercato Top & Large, ci proponiamo come abilitatore per la Cloud Trasformation”.
“Con l’introduzione del Gdpr – ha detto Livrea, Akamai – i nostri dati saranno più al sicuro. Un obiettivo importante di tutela, con la definizione di regole e sanzioni certe per chi mette a repentaglio o viola con le proprie azioni la sicurezza in rete. Per le aziende questo comporta prendere tutte le misure necessarie per proteggere i dati degli utenti, lavorando sull’individuazione del rischio”. Occorre che le informazioni fornite in rete non vengano “diffuse a terzi indesiderati” dice Livrea. “Si devono mettere a disposizione dell’intero cloud le contromisure rese disponibili per il singolo cliente, come facciamo da tempo insieme a Tim. Una volta che viene scoperto un nuovo tipo di attacco, mettiamo a disposizione di tutti i nostri clienti le soluzioni in real time”.
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