Utenti giù, conti su. E’ il bilancio di Twitter che chiude il terzo trimestre sopra le attese degli analisti, pur continuando a perdere iscritti. I risultati fanno lievitare il titolo.
I ricavi sono saliti del 29% a 758,1 milioni di dollari, in quello che è l’aumento maggiore dal 2016. L’utile netto è schizzato a 789,2 milioni di dollari, grazie a 683 milioni di dollari di benefici, rispetto a un rosso di 21,1 milioni nello stesso periodo dell’anno scorso. Il traino è rappresentato dalla pubblicità le cui vendite sono aumentate del 29% a 650 milioni.
Il numero di utenti attivi mensili si è attestato a 326 milioni, in calo di 9 milioni rispetto al secondo trimestre. La flessione è il risultato della ‘pulizia’ degli account dubbi sulla piattaforma e delle più stringenti norme sulla privacy europee. Twitter non esclude che il trend di calo possa continuare nel quarto trimestre.
Twitter ha cancellato milioni di account sospetti di diffusione di campagne di disinformazione nella corsa presidenziale degli Stati Uniti del 2016, ma non solo. La settimana scorsa ha rivelato di aver rimosso circa 10 milioni di tweet che riportavano a sfere d’influenza del governo russo e iraniano.
Twitter ha annunciato in una teleconferenza che lo sforzo di “pulizia”, lanciato a marzo proprio sotto il nome di “operazione salute”, consentirà di aumentare le entrate.