TELECOM ITALIA

Telco, in vista maxi-bond Ma il taglio del dividendo pesa sul titolo

La holding sarebbe pronta a mettere mano al portafoglio per finanziare i 3,4 miliardi di debiti in scadenza di qui a fine ottobre. Intanto l’annucio sul taglio della cedola impatta in Borsa

Pubblicato il 24 Gen 2012

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I soci di Telco sono pronti a mettere mano al portafoglio per rifinanziare i 3,4 miliardi di euro di debiti in scadenza in vari step entro la fine del prossimo ottobre. Lo afferma ‘Il Messaggero’, aggiungendo che questa "non sarebbe l’unica novità nel veicolo che possiede il 22,4% di Telecom" in quanto "in settimana il consiglio della società dovrebbe ratificare la staffetta alla presidenza tra Aldo Minucci, uomo Generali, con Clemente Rebecchini, top manager di Mediobanca". Il gruppo potrebbe inoltre tagliare il dividendo sull’esercizio 2011. Voci che pesano sul titolo, che ha perso terreno a Piazza Affari.

Il quotidiano scrive che Telco dovrebbe procedere all’emissione di un nuovo maxi-bond da 3,43 miliardi a beneficio dei soci che fornirebbe così liquidità per rimborsare i debiti. Telefonica si accollerebbe 1,572 miliardi, Generali 1,044 miliardi, Mediobanca e Intesa Sanpaolo 394 milioni ciascuna. L’obiettivo sarebbe chiudere il rifinanziamento entro febbraio sottoscrivendo pro quota il nuovo prestito obbligazionario, grazie al quale "Telco riscatterebbe l’intero 22,4% del gruppo delle tlc in pegno alle banche a fronte dei prestiti ottenuti".

Il cda del gruppo Telecom Italia giovedì scorso ha esaminato l’andamento del gruppo e l’amministratore delegato Franco Bernabè ha comunicato l’intenzione di abbassare il monte dividendo del bilancio 2011 a 900 milioni da 1,2 miliardi, aggiunge il Messaggero.

Da mesi il mercato specula su un taglio del dividendo, perchè valuta che la società molto indebitata, potrebbe seguire l’esempio di altri operatori in Europa e ridurre la cedola. Pesa l’aumento dello spread Btp/Bund da agosto 2011.

Un analista si dice incerto su un taglio, "soprattutto se il gruppo, come atteso, raggiunge i target".

Telecom Italia a fine dello scorso anno, in occasione dei risultati del trimestre, aveva detto di non prevedere un aumento degli oneri sul debito, anche nel caso di uno spread Btp/Bund elevato per un periodo prolungato. Il presidente Franco Bernabè in quell’occasione aveva confermato la politica dei dividendi.

Asati, l’associazione dei piccoli azionisti di Telecom Italia, potrebbe accogliere positivamente la decisione del consiglio di amministrazione di Telecom di ridurre il dividendo, come ipotizzato quest’oggi dalla stampa, ma a patto che la società "comunichi agli azionisti che questo pesante sacrificio è dettato in un ottica strategica, in vista della rimodulazione del piano di investimenti sul mercato domestico in discontinuità rispetto al passato". Asati invita inoltre Telecom a fornire al più presto indicazioni al mercato che confermino o smentiscano le indiscrezioni apparse, anche in considerazione del fatto che le azioni hanno registrato un andamento debole (hanno chiuso in calo del 3,5%). Secondo Asati, la compagnia di tlc dovrebbe destinare l’aumento del 15% dei dividendi previsti nei prossimi tre anni al rafforzamento della leva finanziaria interna e quindi al finanziamento dei nuovi investimenti innovativi cioè alla rete Ngn.

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