Il 40% delle imprese italiane è riluttante ad adottare nuove tecnologie a causa dei rischi collegati alla sicurezza. A dirlo una ricerca condotta da Kaspersky Lab, che rileva una media del 42% di aziende che in Europa stentano ad innovare. Tra quelle meglio disposte ci sono le britanniche: in Uk è maldisposta verso le nuove tecnologie il 34% a fronte del 37% delle tedesche, del 39% delle francesi. Fanalino di coda la Spagna dove le imprese riluttanti all’adozione di IT sono il 42% del totale.
In pratica, però, sono poche le aziende che si lasciano scoraggiare nell’implementazione di progetti IT. Per quello che concerne il mobile computing, ad esempio, solo il 32% delle aziende intervistate in tutto il mondo ha dichiarato di non aver portato avanti progetti IT a causa di questi timori. In Gran Bretagna la percentuale scende all’11%, mentre i tedeschi e gli italiani rimangono più timorosi (35%).
“Le aziende hanno bisogno di soluzioni di sicurezza personalizzate, che tengano in considerazione le single specifiche esigenze – spiegano gli esperti di Kaspersky – Tra le aree più implementate, i progetti legati al mobile, al cloud e alla consumerizzazione”.
Secondo David Emm, analista di Kaspersky, tale riluttanza “ è condivisibile. Dopotutto, la business continuity è vitale per ogni azienda e il personale IT è già abbastanza impegnato anche senza l’introduzione di nuovi dispositivi che possono rendere il sistema instabile”.
Stesso discorso per le patch software. “Gli IT manager devono sempre trovare il giusto equilibrio tra l’esporre l’azienda a potenziali rischi – spiega – non istallando le patch o installare le patch con il rischio che queste possano causare problemi.
“Inoltre, l’implementazione di nuove tecnologie prevede sempre costi aggiuntivi per le aziende- conclude Emm – Per questo motivo, la pianificazione è fondamentale. Per prima cosa è importante capire quali tecnologie sono necessarie e poi gestire l’implementazione in maniera efficiente”.