LA POLEMICA

La protesta non ferma Amazon, software Rekognition alle forze dell’ordine Usa

L’azienda di e-commerce annuncia che non rinuncerà alla vendita della tecnologia per il riconoscimento facciale alle agenzie governative: “Le responsabilità sull’utilizzo spettano al governo”

Pubblicato il 09 Nov 2018

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Riconoscimento facciale per il governo Usa, Amazon non ci rinuncia. Nonostante la protesta dei dipendenti che si è verificata il mese scorso l’azienda di e-commerce annuncia che non farà marcia indietro sulla vendita del suo software alle agenzie governative americane. Lo ha detto il Ceo di Amazon Web Services, Andy Jessy, in un incontro informale con gli impiegati, secondo quanto riferito da alcuni media Usa.

Jessy si è detto “convinto del valore che Amazon Rekognition sta fornendo ai nostri clienti sia dentro le forze dell’ordine, sia fuori”, aggiungendo che è responsabilità del governo normare la tecnologia.

Rekognition, il sistema di riconoscimento del volto sviluppato da Amazon, a ottobre aveva scatenato la protesta dei dipendenti: in una lettera firmata da 450 lavoratori, avevano chiesto ai vertici dell’azienda di interrompere la vendita del software ad agenzie governative e forze dell’ordine. Il nodo sarebbe il rischio di un uso improprio della tecnologia, adottata anche dall’agenzia federale Usa per la sicurezza delle frontiere e dell’immigrazione (Ice). “Amazon sta realizzando e vendendo un sistema pericoloso di sorveglianza di massa. Sappiamo dalla storia che i sistemi di sorveglianza nuovi e potenti lasciati incontrollati nelle mani dello Stato sono stati usati per colpire persone che non hanno fatto niente di male”, aveva scritto a metà ottobre un dipendente anonimo di Amazon sulla piattaforma Medium.

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