Via al tavolo congiunto Garante Privacy–Agenzia delle Entrate sulla e-fattura. L’annuncio lo ha dato il sottosegretario al Mef, Alessio Villarosa, al question time in commissione Finanze alla Camera rispondendo a una interrogazione sulla fatturazione elettronica. Come anticipato da CorCom il tavolo è stato chiesto dall’Autorità per rilevare eventuali falle nella tutela dei dati nelle procedure di fatturazione elettronica e – come spiegato da Villarosa – trovare “soluzioni idonee a garantire il rispetto della privacy”.
Villarosa ha rassicurato sul fatto che”tutte le modalità disponibili per la ricezione e per il successivo inoltro delle fatturae elettroniche e delle relative ricevute rispettano i più aggiornati protocolli di sicurezza, in termini di autenticazione del trasmittente, riservatezza e disponibilità”. I dati “sono crittografati, e la consultazione sicura degli archivi informatici dell’Agenzia è garantita da misure che prevedono un sistema di profilazione, identificazione, autenticazione dei soggetti abilitati alla consultazione, di tracciatura degli accessi” “con indicazione dei tempi e della tipologia delle operazioni svolte, nonché di conservazione di copie di sicurezza”.
Intanto al Senato, in commissione Finanze, si sta votando il dl Fiscale. Sul fronte e-fattura il governo è intenzionato ad accogliere le proposte di modifica per garantire un debutto ancora più soft dell’obbligo che scatterà a gennaio 2019.
Le modifiche al voto prevedono la proroga fino al 30 settembre 2019 – il testo originario del dl Fiscale stabiliva il 30 giugno – per l’applicazione delle mini-sanzioni (esclusione per chi emette il documento entro la liquidazione di periodo e riduzione al 20% per chi lo fa entro la liquidazione successiva). Il tutto attraverso una riformolazione di emendamenti di maggioranza e opposizione che puntavano ad allargare la moratoria a tutto il 2019, come chiesto tra gli altri anche dai commercialisti.
E’ stato accantonato invece l’emendamento, a firma del relatore Emiliano Fenu (M5s), sull’esonero della fatturazione elettronica per le società sportive dilettantistiche. Il testo è stato riformulato, prevedendo che potranno essere escluse dall’obbligo le società che non superano i 65mila euro di introiti dall’attività commerciali. Per coloro, invece, che superano il tetto la e-fattura dovrà essere eseguita dal cessionario o committente come sostituti d’imposta.