Valorizzazione del ruolo di Consip nel promuovere la concorrenza sul mercato, per ottenere un miglioramento del rapporto qualità-prezzo, focalizzazione sulla spesa pubblica attraverso attività che possano consentire maggiori risparmi nell’acquisto di beni e servizi, elaborazione delle esigenze espresse dalle PA per favorire l’innovazione delle tecniche di acquisto. Sono queste le tre linee “evolutive” della centrale di committenza degli acquisti della PA, delineate dal ministro dell’Economia Giovanni Tria.
Il ministro, in visita alla sede, ha incontrato il neo-Presidente Renato Catalano e l’Ad Cristiano Cannarsa nonché il Consigliere Ivana Guerrera e tutto il personale dirigente: all’ordine del giorno il punto sulle cose fatte ma ancor più su quelle da fare. La discussione si è concentrata – riferisce una nota Consip – in particolare sul contributo apportato dall’approvvigionamento centralizzato sul controllo della spesa pubblica, ed anche sulla domanda della PA in qualità di “volano” di sviluppo, anche industriale, e sull’allargamento del mercato dei soggetti fornitori delle amministrazioni alle piccole e medie imprese. Last but not least i riflettori si sono accesi sul ruolo della centrale di acquisto in qualità di propulsore della diffusione dell’innovazione nel settore pubblico.
È dei giorni scorsi la presentazione dei dati sull’e-procurement per il periodo gennaio-settembre 2018: 5 miliardi il valore dei contratti conclusi e i fornitori del Mepa sfiorano quota 100mila. Si registra in particolare una forte crescita nell’utilizzo degli strumenti di negoziazione e, in particolare, del Mercato elettronico della PA (Mepa) che fa segnare un valore erogato di oltre 2,5 miliardi di euro (+13% rispetto al valore cumulato al 31 agosto 2018), e il superamento delle 400mila transazioni.