L'assemblea di Tiscali ha approvato il bilancio 2008, chiusosi
con un rosso di pertinenza del gruppo di 242,7 milioni e ha
deliberato la copertura delle perdite. I soci hanno nominato
consigliere il fondatore e azionista del gruppo Renato Soru, oggi
assente in assemblea, tornato recentemente in possesso di tutti i
diritti di voto delle azioni Tiscali, pari al 20,093% del capitale.
Alla riunione, durata circa un'ora, erano presenti azionisti
rappresentanti il 24,32% del capitale.
Nel corso dell'assemblea dei soci, l'ad Mario Rosso ha
ribadito quanto già comunicato in precedenza: "Il cda ritiene
che allo stato sussista la ragionevole probabilità che possa
arrivare l'accordo con le banche finanziatrici per la
ristrutturazione del debito", e – ha aggiunto – "la
nostra priorità era la messa in sicurezza dell'azienda con il
raggiungimento di un accordo con gli istituti finanziatori. Per
questo stiamo lavorando in modo molto determinato con le banche.
La base di partenza è la ristrutturazione del debito che ci
permette di andare avanti con il piano, al di là degli eventi
esterni", ovvero "la valorizzazione degli asset" ed
eventualmente l'emissione di nuova finanza, che "presenta
diversi ambiti di variazione" e "bisogna vedere quello
che dirà il mercato", ha detto Rosso.
Questo come risposta alla società di revisione Ernst & Young che a
metà aprile aveva detto di non essere "in grado di esprimere
un giudizio sul bilancio consolidato di Tiscali" a causa delle
"incertezze di rilievo" che non hanno consentito ai
revisori "di concludere sull'appropriatezza della
prospettiva della continuazione dell'attività aziendale".
I revisori si riferivano in particolare al fatto che la possibiltà
di conseguire gli obiettivi del piano industriale 2009-2013 è
subordinata al raggiungimento dell'accordo con le banche.
Sul piano industriale, in riferimento all'eventuale vendita
degli asset inglesi Rosso ha anche detto che il "piano è in
fase di definizione e discussione con le banche e il cda prevede
che allo stato il piano venga definito alla scadenza degli accordi
di moratoria (5 giugno 2009)". In ogni caso, ha detto Rosso
l'esito delle trattative "è ancora incerto" per la
"complessità del contesto" partendo dal presupposto che
in Inghilterra vi è una "situazione complicata". Il
numero uno del gruppo sardo non ha voluto comunque commentare le
indiscrezioni riguradanti il nome del possibile acquirente degli
asset Uk, Carphone Ware.
Anche il collegio sindacale si è espresso durante l'assemblea
a favore degli amministratori sottolineando che è pervenuta al
collegio sindacale una denuncia sul ritardo di presentazione di
documenti a Borsa ma il collegio ha constatato la "non
gravità dell'inadempimento".
Il presidente e ad di Tiscali Mario Rosso, non esclude e anzi
auspica che il fondatore e azionista del gruppo, Renato Soru, oggi
nominato consigliere dall'assemblea, possa tornare ad avere un
ruolo più operativo nella società, essendo recentemente rientrato
in possesso di tutti i diritti di voto. "Sì, è
un'opzione", ha risposto Rosso a chi chiedeva chiarimenti
su un ruolo più operativo di Soru nell'azienda. "Ritengo
che la società e il consiglio prenderanno decisioni utili ad
acquisire il miglior contributo possibile da Soru", che oltre
a essere il "fondatore dell'azienda" è un
"personaggio di spicco dell'imprenditoria".