Dopo le mozioni parlamentari depositate nei giorni scorsi da Fli e Idv, che impegnano il governo a dare un impulso forte allo sviluppo della banda larga e delle Ngn allo scopo di abbattare il digital divide, ieri è stato il turno dell’Udc. L’Aula della Camera esaminerà l’8 febbraio la mozione di Futuro e Libertà per lo sviluppo delle reti a banda larga. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo. di Montecitorio.
"Siamo come un aereo modernissimo, ben costruito, pronto al decollo ma che purtroppo non ha ancora la pista sufficiente per decollare"., ha detto in Aula l’onorevole Roberto Rao illustrando la mozione Udc per favorire lo sviluppo delle reti a banda larga. "Riteniamo – ha proseguito – che sia non solo possibile, ma doveroso colmare questo spread digitale che ci separa dagli altri Paesi europei e credo non sia meno grave dello spread che ci separa dai bund tedeschi".
"Quanto già è stato previsto dal decreto semplificazioni approvato dal consiglio dei ministri venerdì scorso – ha aggiunto Rao – è un primo importante passo che va nella direzione auspicata dal dispositivo finale della nostra mozione: rivedere il quadro programmatico strategico degli investimenti nel settore delle reti di comunicazione a banda larga, per assicurare il conseguimento da parte dell’Italia degli obiettivi fissati nell’agenda digitale europea che guarda al 2020, per poter mettere a frutto tutte le nostre potenzialità e poter finalmente decollare".
Lo Monte (gruppo Misto): "Italia indietro sull’e-banking"
Processo di digitalizzazione ancora troppo lento in Italia. A denunciarlo, chiedendo l’impegno del Governo a fare ulteriori passi avanti in merito, è il deputato del gruppo Misto, Carmelo Lo Monte, la cui mozione è all’ordine del giorno di oggi per l’Aula di Montecitorio.
I dati di alfabetizzazione informatica, di copertura di rete fissa e di sviluppo dei servizi online, sia sotto il profilo di utilizzo da parte dei consumatori che delle imprese, sarebbero ancora al di sotto della media europea, a detta di Lo Monte che reputa ancora basso il grado si sviluppo del commercio elettronico nel nostro Paese. "L’Italia è agli ultimi posti in Europa per la diffusione dell’e-banking – incalza il deputato del gruppo Misto – le piccole e medie imprese italiane non utilizzano internet per l’e-commerce o per la fatturazione elettronica". Lo scorso 2 gennaio è stata avviata la quarta fase del piano nazionale per la banda larga. Il Ministero dello sviluppo economico, per il proseguimento della realizzazione e dell’attuazione del piano nazionale per la banda larga, ha bandito, tramite la propria società in house Infratel Italia, il quarto bando di gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione di infrastrutture costituite da impianti in fibra ottica per una rete a banda larga".
Il bando, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre 2011, riguarda le regioni Sicilia, Basilicata, Campania, Molise, Lazio, Marche, Toscana, Sardegna e Veneto e il piano sarà realizzato entro il 2015. In questo contesto l’on. Lo Monte chiede quindi al Governo che si impegni affinchè vi sia una reale circolazione dei contenuti digitali e un ambiente più concorrenziale per i media nell’accesso alle risorse, nonchè la realizzazione delle reti fisse di nuova generazione, con norme che regolino il mercato e ne agevolino l’introduzione nelle pubbliche amministrazioni.