L'EVENTO

Tim battezza il 5G Innovation Hub, al via la prima videochiamata in Europa

Presso il TimWCap taglio del nastro dello spazio dedicato allo sviluppo di soluzioni avanzate, in partnership con Qualcomm e con il supporto tecnologico di Ericsson Italia. Di Mauro: “Il nostro contributo allo sviluppo del sistema Paese all’insegna dell’open collaboration”

Pubblicato il 12 Dic 2018

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Il 5G trova a casa a Roma. Apre i battenti oggi il 5G Innovation Hub presso TimWCap della Capitale. Uno spazio per sperimentare i servizi 5G e cogliere nuove opportunità di business. L’iniziativa è sviluppata da Tim in partnership con Qualcomm e con il supporto tecnologico di Ericsson Italia.

Il nuovo 5G Tim Innovation Hub di Roma è uno spazio che intende attrarre l’intero ecosistema di imprese, startup, centri R&D e altri attori interessati all’evoluzione digitale, proponendosi come riferimento di eccellenza in Italia per lo sviluppo e la sperimentazione di servizi e soluzioni innovative basate sulla nuova tecnologia 5G.

“Roma è una città che vuole innovare fortemente – ha sottolineato la sindaca Virginia Raggi che ha inaugurato il centro –  Abbiamo creato una piattaforma con alcuni partner per il 5G. Vogliamo usare la tecnologia per semplificare la vita dei cittadini”.

“Stiamo sperimentando – ha ricordato – il 5G in diversi ambiti, come la sicurezza, il turismo e la mobilità e vogliamo capire fino in fondo cosa vuol dire nella vita pratica usare queste nuove tecnologie. Nell’ambito della mobilità, ad esempio, stiamo sperimentando dei sistemi di dialogo tra gli autobus che consentiranno la fluidificazione del traffico”.

Raggi ha poi aggiunto che “ci sono una serie di applicazioni che sono già realtà. Il fatto che Roma diventi un laboratorio per sperimentare queste nuove tecnologie mi rende orgogliosa. Se si realizza questo in una città come La nostra – ha concluso – significa che si può fare ovunque. L’obiettivo di tutti è migliorare la realtà in cui viviamo. Noi ci siamo e siamo anche pronti a sperimentare queste nuove piattaforme tecnologie”.

A fare gli onori di casa Mario Di Mauro, chief strategist Innovation and Customer Experience Officer di Tim. “Oggi siamo qui per portare il contributo di Tim all’innovazione del Sistema Paese – ha spiegato il manager – Non a caso siamo nel luogo delle startup dove promuoviamo l’open collaboration, confrontandoci costantemente con i nostri partner”.

Il 5G Innovation Hub è infatti il luogo dove Tim si impegnerà a facilitare il matching tra i player del 5G: la tecnologia rompe infatti il concetto tradizionale di filiera e apre la strada a strategie condivise di investimento e sperimentazione.

“Grazie al 5G sta iniziando la rivoluzione della gigabit society e noi dobbiamo portarla avanti – ha evidenziato Di Mauro –  Il futuro si crea sognando e il sogno si poggia su tanto impegno e collaborazione”.

L’hub 5G sarà cruciale anche per lo sviluppo di applicazioni 4.0, come evidenziato dal presidente di Confindustria Digitale, Elio Catania. “Questo evento è importante per Tim ma soprattutto per il Paese, che ha purtroppo accumulato un ritardo digitale rispetto alla media europea non più sostenibile – ha evidenziato Catania – Un ritardo determinato dalla mancanza di visione della leadership, pubblica e privata, sul digitale e sul 5G”.

“Il digitale – ha ricordato – non è solo un processo di evoluzione tecnologica ma anche e soprattutto un modo diverso di gestire le imprese”. Il banco di prova sarà dunque il Piano Impresa 4.0, un programma di sviluppo dove Tlc e tecnologie di ultima generazione fanno da driver al recupero di competitività e produttività, quindi di occupazione.

“Con il Piano il Paese si è messo in movimento – ha sottolineato – Noi di Confindustria Digitale abbiamo creato una rete di Digital Innovation Hub (Dih) su tutto il territorio per aiutare le imprese a capire il valore aggiunto del digitale nei processi di produzione. Iniziative come lo spazio di Tim si allineano perfettamente con la nostra vision”.

Bilancio positivo per i Dih:  24 centri (uno per Regione), 250 incontri e 25mila imprese coinvolte, per lo più Pmi. “Ora chiediamo al governo continuità rispetto al Piano 4.0 – ha concluso Catania – Dopo la conferma di iper e superammortamento e il bonus per la formazione, serve un impegno per  l’estensione dell’iperammortamento software del 140% anche al cloud”.

Qualcomm è il partner di Tim nel 5G Innovation Hub. A spiegare il ruolo svolto dal chipmaker nella rivoluzione mobile Enrico Salvatori, SVP & President Qualcomm Emea.

“Siamo passati dall’analogico al digitale, portando connettività a tutti. Il nostro modello di business è innovare – ha detto Salvatori – La nostra tecnologia e anche in nostri investimenti sono principalmente focalizzati sul 5G, una leva strategica per innovare, sì, il modo di fare business delle imprese ma anche per migliorare la vita delle persone”. Il 5G è anche un driver per la diffusione dell’AI nelle reti che, così, diventano più dinamiche e, appunto, intelligenti. Con importanti vantaggi economici sul fronte della manutenzione.  “Il 5G – ha evidenziato infatti – è un pezzo dell’innovazione digitale, l’altro pezzo è l’intelligenza artificiale. Integrando sistemi di intelligenza artificiale nell’infrastruttura, possiamo avere dei terminali smart in grado di rispondere istantaneamente alle sollecitazioni dei device”.

Ma lo sviluppo del 5G è strettamente collegato dal tema della domanda di servizi innovativi. Per questo motivo è cruciale il ruolo della PA delle imprese ma anche dei consumatori: la novità del 5G infatti è quella di aver abbattuto il confine tra servizi business e consumer e di aver aperto la strada all’open collaboration come modalità di azione: strategie ed investimenti “condivisi” per mettere a valore comune competenze e tecnologie.

In occasione dell taglio del nastro dell’hub, è stata effettuata da Roma su rete Tim la prima videochiamata 5G standard in Europa su banda millimetrica realizzata in collaborazione con Qualcomm Technologies e la tecnologia di Ericsson.

In particolare, la videochiamata 5G è stata effettuata su banda millimetrica nella cosiddetta modalità “new radio” grazie ad un prototipo di terminale supportato dal modem 5G Qualcomm Snapdragon X50 ed avvalendosi delle componenti di rete messe a disposizione da Ericsson. Si tratta di una nuova pietra miliare nel percorso che porterà all’uso commerciale della tecnologia 5G mmWave in Europa in tempi brevi.

Durante l’evento sono stati anche mostrati i primi smartphone compatibili con il 5G, insieme alle prime soluzioni e servizi della nuova rete mobile ultraveloce come l’auto a guida remota, la visita a distanza di musei ed opere d’arte grazie alla realtà virtuale, il controllo a distanza di robot industriali, sistemi per il controllo tattile remotizzato, videogiochi interattivi multiplayer in realtà aumentata.

In particolare, la demo dell’auto a guida remota con il 5G ha previsto a Roma un’area all’interno del Tim Innovation Hub dove è stata collocata la postazione di guida remota, e un’area a Torino presso gli spazi esterni del centro innovazione Tim Open Air Lab, dove la macchina si è mossa senza pilota a bordo.

Gli spettatori di Roma davanti alla postazione hanno così potuto osservare l’esperienza di guida a 700 km di distanza.  La piattaforma di controllo sull’auto raccoglie in tempo reale dati e contenuti multimediali dai diversi sensori, telecamere e radar installati, trasmettendoli alla postazione remota, avvalendosi dell’estrema affidabilità e sicurezza della rete 5G in termini di banda per il trasporto del flusso video del veicolo e di latenza sull’invio dei dati forniti.

Questa applicazione dimostra come il 5G sarà presto una tecnologia dirompente per l’intero sistema dei trasporti, in grado non solo di abilitare il trasporto autonomo controllato a distanza, ma anche di gestire intere flotte di veicoli con una modalità più efficiente.

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