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Semplificazioni, dal Tesoro stop a iscrizioni telematiche a università e concorsi

Per la Ragioneria generale dello Stato i provvedimenti del decreto devono essere realizzati senza oneri aggiuntivi per le finanze pubbliche. Il Miur: “Modifiche formali non sostanziali”

Pubblicato il 03 Feb 2012

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La Ragioneria dello Stato è pronta a riscrivere in parte il dl Semplificazioni. E nel mirino ci sarebbero due norme che riguardano i servizi via Web. La bozza in circolazione prevede un’integrazione alla norma che impone di inoltrare le domande di partecipazione ai concorsi pubblici rigorosamente via Web. Per il Tesoro la gestione della procedura non deve pesare sulle finanze pubbliche, motivo per cui le PA dovranno utilizzare solo le risorse umane e finanziarie già disponibili.

L’altra modifica riguarda il fronte istruzione la norma che impone l’iscrizione telematica all’università e quella relativa alla realizzazione di un portale ad hoc da parte de Miur.

Da Viale Trastevere però fanno sapere che si tratta di “aggiustamenti di tipo formale e non sostanziale”. Il Consiglio dei ministri ha approvato il testo con le modifiche apportate dalla Ragioneria.

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