LO STUDIO

Blockchain al decollo nell’automotive, già a quota 15% i “pionieri” dell’industria

Report “Daring to be first” di Ibm Institute for Business Value e Oxford Economics: affermazione prevista nel 2019. Condivisione dati, transazioni per sharing di veicoli e acquisti direttamente dalla vettura i primi ambiti di applicazione

Pubblicato il 17 Dic 2018

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Blockchain al decollo nell’automotive. Grande potenziale per l’industria automobilistica, ma solo pochi produttori di componenti e fornitori sono pronti al salto. Emerge dallo studio “Daring to be first, How auto pioneers are taking the plunge into blockchain” realizzato da Ibm Institute for Business Value in collaborazione con Oxford Economics, che fa perno su un’indagine effettuata su 1.314 top manager del settore automotive (Oem e fornitori) in 10 settori di business e 10 Paesi, compresi Cina, Germania, India e Stati Uniti.

Secondo lo studio i servizi finanziari, per la supply chain e per il mobile sono alcuni dei principali ambiti in cui la blockchain potrebbe apportare vantaggi. Tuttavia, fra gli Oem (original equipment manufacturer) di Cina, Germania e Messico anche il post vendita è emerso come ambito di grande interesse. Attualmente, la tracciabilità dei pezzi durante il ciclo di vita di un veicolo è piuttosto limitata; ciò significa che in alcuni mercati potrebbero essere utilizzati pezzi contraffatti nei centri di assistenza. L’implementazione di soluzioni basate sulla blockchain nella catena di fornitura automotive potrebbe risolvere alcune delle problematiche relative ai richiami, ai prodotti falsi e alla sicurezza dei consumatori.

Il report evidenzia inoltre come la blockchain introdurrà miglioramenti ed efficienza operativa in aree quali le transazioni finanziarie fra i partecipanti dell’ecosistema, l’autenticazione dell’accesso alle auto, esperienza clienti e fedeltà.

In particolare è emerso che il 54% dei top manager prevede che i nuovi modelli di business influenzeranno gli investimenti nella blockchain. Ancora, almeno il 50% dei top manager di Oem in ogni Paese ritiene che le soluzioni blockchain avranno un forte impatto sui servizi di gestione del parco veicoli. Per finire, il 55% degli Oeme il 47% dei fornitori afferma che l’implementazione della blockchain migliorerà le informazioni imperfette nelle proprie reti aziendali.

“Stiamo muovendo i primi passi per quanto riguarda la blockchain nell’industria automobilistica, ma il potenziale è enorme – dice Ben Stanley, Ricerca automotive per Ibm Institute of Business Value -. Nel 2019 prevediamo di assistere a un decollo della blockchain, soprattutto per quanto riguarda la condivisione sicura dei dati, le transazioni per la condivisione di auto e tragitti, nonché per gli acquisti direttamente dal veicolo”.

La ricerca Ibm ha rivelato che un gruppo di pionieri del settore automobilistico (il 15% degli intervistati) si è già gettato a capofitto nella blockchain, e che sono in molti a pianificare l’implementazione delle prime reti commerciali su scala nei prossimi tre anni.

Le organizzazioni come la Mobility Open Blockchain Initiative (Mobi) stanno già esplorando l’utilizzo della blockchain per contribuire a rendere la mobilità più sicura, conveniente e ampiamente accettata. Alcuni dei progetti iniziali di Mobi sono incentrati sul commercio sicuro per la mobilità, su prezzi e pagamenti per la mobilità basati sull’utilizzo, oltre che sull’identità, sulla storia e sull’utilizzo del veicolo.

“Il settore automobilistico ha attualmente bisogno di un aumento di efficienza – dice Chris Ballinger, Ceo e fondatore di Mobi -. Con la promessa di rendere la mobilità più sicura, ecologica e accessibile, la blockchain ha tutto il potenziale per rafforzare la fiducia e la collaborazione fra le aziende, i consumatori e persino i veicoli”.

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