In Italia solo il 2% degli utenti Internet ha la piena consapevolezza dei rischi della rete e le conoscenze per proteggersi in maniera efficace a fronte di un 71% che dispone di una protezione online di base, ma non possiede le competenze adeguate per difendersi da minacce sempre più sofisticate, primi fra tutti phishing e il furto di identità.
È quanto emerge da una ricerca condotta da Microsoft in 27 paesi, europei e mediorientali, con lo scopo di analizzare la diffusione di strumenti e l’adozione di comportamenti online adeguati in occasione del Safer Internet Day. l’evento organizzato nell’ambito di Insafe, l’iniziativa della Commissione Europea per incrementare il livello di consapevolezza dei problemi di sicurezza legati a Internet.
Per analizzare il fenomeno, Microsoft ha stilato un Indice di Sicurezza, il Microsoft Computing Safety Index (Mcsi) ed in una scala predefinita 1 a 100, il punteggio medio dei 27 Paesi coinvolti è stato pari a 44. L’Italia ha ottenuto un punteggio medio di 39, superiore solo a quello di Bosnia (36) e Montenegro (38). La palma di Paese più sicuro va alla Slovacchia con 56 ed alla Finlandia con 50.
La ricerca ha analizzato anche la questione delle procedure di protezione proattive conosciute e utilizzate, oggi più che mai indispensabili per proteggersi dai cyber criminali che colpiscono sempre più tramite i social network. In questo senso i numerosi utenti utilizzino firewall, software antivirus e password complesse, spesso non dispongono di informazioni sulle azioni e sugli strumenti che contribuiscono a proteggere dalle minacce di tipo social engineering, che ingannano le vittime a scopo di furto.
In particolare è emerso che oltre metà (60%) degli intervistati non si informa su come prevenire eventuali furti di identità e il 79% non conosce le procedure più innovative da eseguire per proteggere la propria reputazione online. È necessario quindi che gli utenti Internet adottino misure adeguate per salvaguardare il proprio stile di vita digitale.
“Rinnoviamo il nostro impegno per diffondere la conoscenza dei meccanismi della sicurezza online così da consentire a tutti la salvaguardia della propria identità digitale – afferma Pietro Scott Jovane, ad di Microsoft Italia – I dati diffusi oggi purtroppo sottolineano il gap digitale dell’Italia in questa materia e ci spingono a contribuire ancor di più a ridurre i rischi per le persone e le loro famiglie fornendo a minori, genitori ed educatori informazioni e strumenti tecnologici gratuiti per contrastare le tattiche sempre più sofisticate e insidiose utilizzate dai cybercriminali. Di qui la volontà di aumentare il nostro impatto in occasione del Safer Internet Day 2012 anche attraverso il coinvolgimento diretto del nostro ecosistema di partner, che per la prima volta avra’ accesso ad un kit con i materiali utili per organizzare nelle scuole corsi di formazione sui temi della sicurezza in Rete.”
La ricerca indica che numerosi consumatori sono potenzialmente vulnerabili ad attacchi di tipo social engineering e non adottano precauzioni sufficienti per proteggersi da una cybercriminalità che ricorre all’inganno per sottrarre denaro e informazioni personali. Ad esempio, solo un terzo delle persone modifica le impostazioni sulla privacy dei siti di social networking per limitare la condivisione di informazioni e solo il 32% dichiara di ricorrere ai filtri del browser e al filtro anti-phishing.