In seno alle organizzazioni, in questi tempi fortemente digitalizzati, si è resa necessaria una preparazione delle figure decisionali e di leadership volta a reagire agilmente e rapidamente nei confronti dei cambiamenti nel mondo del digitale. I Chief Digital Officer rappresentano ormai degli agenti di questo cambiamento nella digital transformation e nell’analisi dei dati: questo ruolo infatti continua a guadagnare significativo spazio all’interno delle aziende. Descriviamo ai lettori di cosa effettivamente si occupa la figura del Cdo.
Il compito principale di un Cdo è creare una visione digitale unificante: nello specifico è incaricato di coordinare e gestire tutti i cambiamenti globali al fine di guidare l’innovazione nella direzione degli obiettivi aziendali: dall’aggiornamento dei processi di lavoro (quindi l’innovazione digitale) alla costruzione di attività completamente nuove o l’acquisizione di nuove tecnologie. Generalmente, l’ufficio del Cdo ha tre obiettivi: la gestione delle risorse informative, l’offerta di approfondimenti alle imprese per migliorare il processo decisionale e la generazione di valore aziendale incrementale. Per raggiungere tali obiettivi il Cdo organizza il proprio tempo nell’ottica di un aumento delle entrate e uno spostamento di preferenza verso la creazione di valore rispetto alla mitigazione del rischio. Operativamente, gran parte del lavoro di un Cdo consiste nel miglioramento delle relazioni e della soddisfazione del cliente, nel supporto nel processo decisionale del business e nel miglioramento della qualità e della coerenza dei dati.
Per svolgere al meglio le proprie attività penso che sia fondamentale la costruzione di una rete di persone, tecnologie e idee molto al di fuori della propria azienda, esaminando costantemente il panorama delle piccole imprese per identificare possibili acquisizioni o partner in grado di fornire funzionalità complementari: molti Cdo infatti trascorrono fino al 50% del proprio tempo a lavorare con partner esterni per creare appunto efficaci relazioni di lavoro.
Anche costruire una rete interna inoltre è cruciale poiché i Cdo devono collaborare con i responsabili IT per sviluppare interfacce di programmazione delle applicazioni e un’architettura basata su Cloud che funzionino con un più ampio ecosistema di provider.
Come si diventa e che skills dovrebbe avere un buon Cdo?
Essendo una figura chiave nel contesto aziendale e nell’innovazione della stessa, va da sé che il Cdo si relazioni direttamente con il Ceo per ottenere la strategia vincente: è necessario inoltre che lavori a stretto contatto con il Chief Information Officer e con i dirigenti delle business unit. È possibile formare una persona già interna all’azienda per ricoprire il ruolo di Cdo, purché abbia, ovviamente, i requisiti idonei. Si parla infatti di elevamento a Cdo del responsabile del Digital. Un’altra possibilità prevede la centralizzazione delle capacità frammentate ove le risorse digitali siano appunto frammentate: queste convergeranno in un’unica squadra con un leader, conosciuto come ”lift and shift”. Esiste anche un altro percorso molto più audace che prevede una vera e propria creazione e individuazione del soggetto idoneo a tale compito.
Nella mia esperienza, i Cdo di successo navigano nelle complesse strutture organizzative delle grandi imprese, collaborano per ottenere il buy-in attraverso le funzioni e sono in grado di sfidare diplomaticamente lo status quo e consolidare le relazioni con un ampio gruppo di persone. Dimostrano anche leadership e carisma che entusiasmano l’organizzazione per portare avanti il cambiamento, inoltre deve avere una visione strategica e dovrà anche dare prova d’efficienza attraverso gli indicatori di performance.
Il digitale non è solo una cosa, ma è un nuovo modo di fare le cose e molte aziende sono ancora focalizzate sullo sviluppo di una strategia digitale quando dovrebbero invece concentrarsi sull’integrazione del digitale in tutti gli aspetti del business, dai canali e processi e dati al modello operativo.