Da gennaio 2013 gli europei che viaggiano nell’Ue devono ricevere un sms dal proprio operatore che indichi precisamente il prezzo di telefonate, sms e navigazione online. È una delle proposte approvate dagli eurodeputati, riuniti ieri in commissione mercato interno a Bruxelles, che deve ricevere luce verde dalla plenaria del Parlamento Ue prima dell’estate.
La commissione ha però bocciato la proposta per introdurre una tariffa unica in tutta l’Ue. "Non ci sarà il mercato unico europeo per le telecomunicazioni mobili – ha protestato l’europarlamentare belga Mark Tarabella (S&D) – fino a quando ci saranno differenze di prezzo per le telefonate tra i diversi Paesi membri".
"Dobbiamo abolire il mercato del roaming – ha indicato il lussemburghese Robert Goebbels, europarlamentare S&D portavoce del gruppo in materia. "I consumatori – ha detto Goebbels – pagano quattro volte il prezzo che gli operatori pagano sul mercato all’ingrosso per le chiamate in roaming". Il 28 febbraio l’Eurocamera voterà la revisione del regolamento relativo al roaming sulle reti pubbliche di telefonia mobile all’interno dell’Ue.
L’orientamento degli eurodeputati non è in linea con quanto auspicato a più ripres da Neelie Kroes, commissario europeo dell’Agenda Digitale, sulla necessità di un vero roaming, facile e economico: ″Dobbiamo assicurarci che questi device possano viaggiare, essere attivi ovunque – ha detto la Kroes non più tardi dello scorso mese di novembre – Dobbiamo rendere il mobile veramente mobile″. “Gli alti prezzi del roaming possono inibire il desiderio e il bisogno degli utenti di portare e usare il proprio device all’estero”, ha aggiunto.