Crescono nel 2018 le vendite globali nel settore dei semiconduttori. Secondo i dati preliminari diffusi da Gartner, le vendite sono salite del 13,4% a quota 476,7 miliardi di dollari. All’interno del comparto, il mercato delle memorie ha rafforzato la sua posizione, rappresentando il 34,8% del totale dei ricavi dei semiconduttori, rispetto al 31% del 2017, ma secondo gli analisti è destinato a un downturn. Il maggiore fornitore di semiconduttori resta Samsung Electronics. Conferme anche sugli altri due gradini del podio: al secondo posto Intel e al terzo SK hynix. Sale in nona posizione (dall’undicesima) STMicroelectronics.
“Le classifiche attuali potrebbero vedere cambiamenti significativi nel corso di quest’anno – dice Gartner -. I produttori devono prepararsi a questa crescita limitata per avere successo”. I produttori di memorie, ad esempio, dovranno pianificare un eccesso di offerta futura e un’intensa pressione sui margini finanziando la R&S su tecnologie di memoria emergenti e nuove tecnologie di produzione. Ciò fornirà loro la migliore struttura dei costi man mano che emergeranno nuovi operatori provenienti dalla Cina.
Mentre il mercato degli smartphone e dei tablet continua a saturarsi, i produttori di application processor devono cercare opportunità adiacenti nelle automobili, wearables e Internet of Things. All’interno del segmento di memoria, Nand Flash ha subito un marcato rallentamento.
La seconda più grande categoria di semiconduttori, application-specific-standard products, ha registrato una crescita limitata del 5,1% a causa di un mercato degli smartphone in fase di stallo combinato con un mercato dei tablet che continua a diminuire. I principali fornitori di questo segmento, tra cui Qualcomm e MediaTek, si stanno espandendo in modo aggressivo nei mercati adiacenti con maggiori prospettive di crescita, comprese le applicazioni automobilistiche e IoT.
“Il 2019 sarà un mercato molto diverso rispetto ai due anni precedenti – dice Gartner -. La memoria è già entrata in fase discendente, giocano a sfavore l’incombente guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, e l’incertezza sull’economia globale”.