"Mi impegno a portare il tema della sicurezza dei minori nella agenda della cabina regia sulla agenda digitale che il ministro Profumo avvia dopodomani". Lo ha assicurato Paolo Peluffo, sottosegretario alla Comunicazione, intervenendo al convegno alla Camera in occasione del Safer Internet Day 2012, dove è in corso la presentazione della "Agenda strategica per la promozione dei diritti online dei minori", a cura del Comitato Consultivo del Centro Giovani online, coordinato da Save the children e Adiconsum.
Peluffo ha apprezzato la campagna promossa dalle associazioni: "Mi ricorda quella del 2007 quando il governo fece una campagna della alfabetizzazione al web, in un momento di grandi risparmi è bene usare delle belle campagna, sarebbe auspicabile usare la vostra invece di produrne una".
Il tema cruciale, ha sottolineato Peluffo, è quella della "formazione comune tra generazioni" per evitare che si crei una "frattura" tra genitori e figli; bisogna quindi che "i giovani insegnino ai genitori e genitori e figli insieme siano presenti durante la navigazione Internet". Insomma, ha concluso il sottosegretario bisogna lavorare su due fronti. Da un lato "aumentare la partecipazione alla rete" e, dall’altro, "evitare che nascano crimini nella rete che vanno puniti con durezza".
Secondo il presidente della Camera, Gianfranco Fini “Internet richiede una responsabilità condivisa da parte delle Istituzioni, della scuola, dei genitori, dei media, degli operatori sociali, delle Forze dell’Ordine e delle imprese che operano in Rete per la tutela dei diritti dei cittadini e, in particolare, per rendere il Web un luogo piu’ sicuro per bambini e ragazzi”.
“Occorre un impegno congiunto per contrastare gli abusi e per perseguire i reati e, al tempo stesso, per promuovere la funzione educativa del mezzo digitale, consentendo ai giovani di usufruire con maggior padronanza delle opportunità che esso offre – ha osservato Fini – Servono politiche di prevenzione affinché Internet continui a essere uno spazio utile e libero in cui i ragazzi possano giocare, apprendere, esprimere la loro creatività, stabilire relazioni con i loro coetanei e condividere conoscenze. Il diritto del minore a uno sviluppo equilibrato è riconosciuto da numerosi strumenti giuridici nazionali e internazionali”.
Per questo, ha aggiunto Fini, “spetta alle Istituzioni, alla società civile e a tutti i soggetti della Rete fare in modo che la libertà si coniughi in primo luogo con la responsabilità, e per essere responsabili in Internet è evidente che bisogna conoscerlo”. La stessa Camera dei deputati, ha concluso, “è particolarmente sensibile a questo argomento ed è impegnata nella promozione e nel sostegno di iniziative volte a fornire alle nuove generazioni strumenti che le rendano più consapevoli di fronte alle insidie presenti nel Web, ma senza limitarne il diritto alla libertà d’espressione”.