CES LAS VEGAS

Innovazione, Italia fuori dal gotha: è 25esima al mondo

Il nostro Paese è considerato comunque “leader” tra i 61 Paesi censiti dalla Consumer Technology Association. Pesa la mancanza di “diversità etnica”, un fisco “poco amico” e la mancanza di “unicorni” ovvero di startup che hanno superato il miliardo di dollari di valore. Buone le performace su auto a guida autonoma e ambiente

Pubblicato il 09 Gen 2019

open-innovation-170119091905

Italia fuori dal vertice mondiale dell’innovazione, ma comunque un leader nel settore con la sua 25esima posizione sui 61 Paesi osservati. Sono i risultati, annunciati al Ces di Las Vegas, del sondaggio 2019 condotto dall’associazione di categoria Consumer Technology Association (Cta): sul podio l‘Estonia, seguita da Svizzera e Finlandia.
Subito sotto, Usa, Singapore e Regno Unito. Sono in tutto 16 i Paesi indicati dal Cta come i leader al mondo nel creare le migliori condizioni per l’innovazione, con criteri (e voti dalla A alla F) che vanno dalla libertà alla diversità di etnie presenti, dalla banda larga al capitale umano, dal “fisco amico” fino agli investimenti in ricerca e sviluppo. I nuovi ingressi nella top 16 del 2019 sono Germania e Israele.
L’Italia, classificata appunto fra gli ‘”nnovation leader'” paga “la mancanza di diversità etnica”, un fisco sempre meno amico e, soprattutto, la mancanza di “unicorni”  – si tratta delle startup che hanno superato il miliardo di dollari di valore – e il bassissimo livello di ridesharing, “limitato a poche città a causa di rigide norme municipali”. Il nostro Paese incassa una “A” per i veicoli a guida autonoma e una “A+” per l’ambiente: se la qualità dell’aria è sotto gli standard dell’Oms, il 100% della popolazione ha accesso a fonti di acqua pulita e protetta.

“In linea generale, in alcune di queste classifiche l’Italia non risulta mai tra i primi 16, ma in realtà se guardiamo le tecnologie sviluppate nel nostro Paese e portate sul mercato notiamo che c’è un livello competitivo di generazione di nuova tecnologia”, commento di Fabrizio Rovatti, coorganizzatore della missione italiana al Ces 2019.

Per Rovatti (Area Science Park) “proprio partendo da questo concetto, stiamo cercando di velocizzare l’ingresso sul mercato e la diffusione di queste nuove tecnologie cercando anche di farle conoscere all’estero”. In questo senso, “la presenza per il secondo anno di una missione Italia qui al Ces è emblematica. La partnership pubblico-privato sintetizzata in Tilt – organizzazione fondata dalla pubblica Area Science Park e la privata Teorema – sta tentando di rendere più efficace tutto questo. L’esposizione in una vetrina come il Cdr sta dimostrando l’interesse che le nostre imprese generano in mercati molto competitivi come quello statunitense”. Infine, cosa manca all’Italia? “Manca il sistema-Italia, velocità nel realizzare idee, velocità di esecuzione per diffondere nuove tecnologie e apertura ai mercati internazionali”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati