LA RISTRUTTURAZIONE

Ericsson rilancia i Business support systems: strategia più snella in vista del 5G

Previsto un accantonamento di 6,1 miliardi di corone svedesi che servirà a coprire le perdite e inaugurare un nuovo corso per la divisione Bss, pronta ai nuovi modelli di business legati a 5G, IoT, tecnologie cloud native e micro services

Pubblicato il 10 Gen 2019

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Ericsson ha annunciato di aver previsto un accantonamento di 6,1 miliardi di corone svedesi (circa 600 milioni di euro), che risulterà nel bilancio del quarto trimestre e che serve a coprire le perdite della divisione Bss (Business support systems) e rilanciarne le strategie.

“L’azienda ha deciso di attuare misure aggiuntive per accelerare la ristrutturazione dell’attività Bss, incluso il portafoglio di prodotti e contratti”, si legge in una nota. Ericsson ha sottolineato che queste misure contribuiranno concretamente a ridurre le perdite della divisione Bss già nel corso del 2019.

La precedente strategia di Ericsson legata a Bss prevedeva grandi progetti di trasformazione che usano soluzioni pre-integrate, incluso lo sviluppo della piattaforma Bss di nuova generazione chiamata full-stack Revenue Manager. Ad oggi però la strategia non ha dato i risultati sperati e il full-stack Revenue Manager non ha generato guadagni. La prevista domanda di una soluzione Bss full-stack pre-integrata non si è materializzata, spiega Ericsson; ci sono inoltre stati ritardi nello sviluppo del nuovo full-stack Revenue Manager e nel rilascio dei nuovi prodotti anche nella piattaforma esistente. Di conseguenza Ericsson ha messo a punto una diversa strategia Bss, che prevede un incremento di investimenti nella piattaforma esistente, Ericsson Digital Bss, e un riposizionamento del full-stack Revenue Manager che servirà a rispettare gli impegni già presi con i clienti.

L’accantonamento di 6,1 miliardi di corone si deve ai costi stimati associati con la nuova strategia e la perdita di alcuni contratti e impatterà negativamente l’utile operativo nel quarto trimestre 2018, soprattutto per quel che riguarda il margine lordo, riferisce l’azienda svedese. L’accantonamento fa leva principalmente sul cash flow, che ne risentirà nei prossimi anni.

Con i nuovi investimenti nel portafoglio esistente Ericsson Digital Bss, la divisione sarà pronta per i nuovi modelli di business legati al 5G e alla IoT, inclusa l’evoluzione tecnologica al cloud native e ai micro services; al portafoglio saranno aggiunge funzionalità Revenue Manager; ulteriori dettagli saranno forniti con la presentazione dei risultati finanziari (quarto trimestre e full year 2018) il 25 gennaio.

La rinnovata strategia per Bss metterà le attività Digital services su un solido percorso verso l’obiettivo previsto di margine operativo positivo a una cifra (esclusi i costi di ristrutturazione) nel 2020 per poi salire al 10-12% non più tardi del 2022. Ericsson sottolinea che nei Digital services la ristrutturazione e il rilancio procedono come previsto con miglioramenti dell’efficienza e riduzione dei costi.

Di fronte a una bassa redditività a causa delle pesanti spese operative con la riduzione del portafoglio ordini, Ericsson ha lanciato nel secondo trimestre del 2017 un pesante piano di ristrutturazione da 10 miliardi di corone che prevede il taglio di 20.500 posti di lavoro. Nel terzo trimestre, come evidenziato dal report finanziario  presentato a metà ottobre, l’azienda ha messo a segno profitti di 2,7 miliardi di corone svedesi (261 milioni di euro), ben al di sopra delle attese, contro la perdita di 3,7 miliardi di un anno prima; l’intera strategia guidata dal ceo Borje Ekholm mira a sfruttare il momento positivo e a tenere alti i ritmi del riallineamento del business e del ritorno alla crescita.

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