Panasonic, Fujitsu e Renesas, tre fornitori giapponesi di semiconduttori, stanno trattando per un maxi merger, che potrebbe contare sul sostegno del governo nipponico attraverso l’Innovation Network Corporation in Japan, un fondo d’investimenti controllato dal governo di Tokio.
Lo scrive il Financial Times, precisando che Panasonic e Fujitsu starebbero valutando lo spin off delle rispettive divisioni di sistemi Lsi (Large scale integrated chip), che producono semiconduttori che spaziano dal settore dell’elettronica fino al mobile, per creare un unico polo nazionale insieme a Renesas, fornitore specializzato in microchip, già frutto del merger degli spin off delle divisioni semiconduttori di Hitachi, Nec e Mitsubishi.
La mossa sarebbe destinata a sostenere un segmento dell’IT fortemente penalizzato in Giappone nel 2011 dalla crisi economica, dalla concorrenza di aziende taiwanesi e coreane e dall’annus horribilis che ha colpito il paese, a causa dello tsunami e delle inondazioni in Tailandia, che hanno provocato forti carenze di semilavorati in patria.
Se l’operazione andrà in porto, Toshiba sarà l’unico player superstite e autonomo in Giappone nel settore dei microchip.