LO STUDIO

Pagamenti digitali alla Pa: il 65% degli italiani li considera un diritto

Secondo l’indagine condotta da Quorum/YouTrend per conto di C4DiP, cresce nella Penisola l’utilizzo del digital payment per effettuare transazioni presso la Pubblica Amministrazione, che però dovrebbe fare di più per promuovere la piattaforma PagoPa

Pubblicato il 25 Gen 2019

payment-150909173528

il 64,8% degli italiani ha provato a effettuare, almeno una volta, un pagamento elettronico nei confronti della Pubblica Amministrazione. Una percentuale incoraggiante se si pensa che l’Italia è stata, fino a poco tempo fa, etichettata come un Paese profondamente ancorato al contante. Tuttavia, sebbene il numero di transazioni digitali siano in aumento e la moneta elettronica negli ultimi anni abbia visto un’accelerazione considerevole, il 19,4% di chi l’ha sperimentata ammette di non aver potuto effettuare pagamenti elettronici nei confronti della Pa. Sono queste le prime evidenze che emergono da un’indagine condotta da Quorum/YouTrend per conto di C4DiP – Consumers For Digital Payments, la coalizione composta da Movimento Difesa del Cittadino, Asso-consum e U.Di.Con che promuove i pagamenti digitali tra i cittadini e sensibilizza le istituzioni alle esigenze dei consumatori.

L resistenza nei confronti di nuove forme di pagamento sembra accentuarsi al Centro Italia con una percentuale del 27,4% e in misura minore del Sud, con il 21,6%, dove si registra tuttavia una maggior concentrazione di persone (44,3%) che non ha mai provato a utilizzare tali strumenti.

Secondo i risultati del sondaggio, il livello di conoscenza sull’obbligo di accettazione del pagamento elettronico è alquanto diffuso tra gli italiani (51,6%), e ancora più rilevante è il dato che sottolinea come una percentuale molto alta della popolazione (65,7%) ritenga un proprio diritto poter effettuare pagamenti elettronici verso la Pubblica Amministrazione, anche quando si tratta di importi relativamente bassi.

Rispetto alla piattaforma PagoPa emerge che solo quattro italiani su dieci hanno sentito nominare il sistema e, scendendo ancor più nel dettaglio, solamente il 17,1% degli intervistati ha una vera idea di come funzioni lo strumento.

“PagoPa ha dato un notevole incremento all’utilizzo di pagamenti elettronici nella Pubblica Amministrazione”, commenta in una nota Francesco Luongo, presidente di C4DiP. “Tuttavia, è necessario fare molto di più per sensibilizzare il consumatore medio all’impiego di questo strumento e per farlo è necessario semplificare le modalità di utilizzo di PagoPA e promuovere la sua conoscenza”.

Più della metà degli intervistati, il 57,9%, afferma infatti che proprio la Pubblica Amministrazione dovrebbe promuovere la conoscenza di PagoPa per incentivarne l’utilizzo; inoltre, il 37% sostiene che avere la possibilità di pagare la Pa con strumenti elettronici crei una notevole opportunità per educare e sensibilizzare i cittadini stessi a utilizzare questi strumenti.

“All’inizio c’è stata la normale diffidenza del consumatore verso le novità”, precisa Luongo, “ma ormai, grazie agli enormi passi avanti degli strumenti di verifica dei pagamenti elettronici sempre più cittadini si affidano a tali strumenti. Gli italiani restano molto all’avanguardia per quanto riguarda le innovazioni tecnologiche, sempre con un occhio di riguardo per tutte quelle soluzioni in grado di semplificare il quotidiano e accelerare meccanismi ormai obsoleti. I pagamenti elettronici nella Pubblica Amministrazione porteranno, di fatto, notevoli agevolazioni, tra cui una maggior trasparenza contabile e la diminuzione dei tempi d’attesa agli sportelli”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati