IL RAPPORTO

Commercio italiano “convertito” al digitale, più fatturato per chi vende (anche) online

In aumento le Pmi che aderiscono all’e-commerce. L’Emilia-Romagna domina il trend: i dati dell’Ufficio studi Confesercenti

Pubblicato il 01 Feb 2019

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Lo shopping online fa bene al commercio: non solo a quello “nativo” digitale, ma anche a quello fisico. Emerge da un’indagine dell’ufficio studi di Confesercenti Emilia-Romagna che rivela come il mondo dell’e-commerce sia sempre più frequentato dalle piccole e medie imprese del settore.

Negli ultimi due anni l‘86% delle imprese ha promosso l’attività sul web, e il 92% è presente sui social media, in particolare Facebook (92%), Instagram (39%) e Twitter (12%).

L’82% fa e-commerce attraverso il proprio sito e quasi la metà (49%) lo fa utilizzando anche (31%) o esclusivamente (18%) attraverso piattaforme di market place con al primo posto eBay e Amazon.

Il maggior beneficio per i negozi deriva dal miglioramento della propria immagine aziendale, ma il dato più importante è l’aumento del fatturato dovuto alla presenza sul web che viene segnalato dal 26% degli intervistati, con un mercato di riferimento che per il 44% si trova al di fuori dai confini nazionali.

“I dati raccolti – ha detto Paolo Benasciutti, coordinatore dell’area e-commerce di Confesercenti – dimostrano come il tessuto commerciale della nostra regione stia cercando di reagire alla crisi dei consumi di questi anni, sviluppando soluzioni e strategie innovative”. Più di un’azienda  che ha investito, infatti, hanno notato il superamento dell’online. Confesercenti ha creato una rete di sportelli a supporto dell’innovazione delle pmi, il Digital Innovation Hub.

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