IL DECRETO

PA digitale, sul piatto 50 milioni per il procurement “intelligente”

Il provvedimento firmato dal ministro Di Maio fa partire ufficialmente il piano “Smarter Italy”. Il Mise, insieme alle amministrazioni, identificherà i fabbisogni degli enti a cui rispondere sviluppando da zero nuove soluzioni innovative. Cruciale il ruolo delle imprese

Pubblicato il 06 Feb 2019

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Entro marzo il Mise lancerà il primo bando per la “domanda pubblica intelligente”. Andrea Cioffi, sottosegretario dei Cinque Stelle con delega alla competitività e agli interventi per il sistema industriale, anticipa al Sole 24 Ore i contenuti del piano governativo “Smarter Italy” 2019-2023. “Gli appalti di innovazione e l’IA saranno i primi capitoli a partire, nel frattempo lavoriamo alla strategia nazionale sulla blockchain, al progetto Ue sui semiconduttori, finanziato in manovra con 410 milioni e alla realizzazione del cloud unico nazionale”.

Di Maio ha appena firmato il decreto che destina ai bandi di domanda pubblica intelligente 50 milioni a valere sul Fondo di crescita sostenibile.

Il Mise individuerà insieme alle PA i fabbisogni smart mentre il decreto prevede che le imprese partecipino ai bandi con uno studio di fattibilità tecnica e con prototipi. Il nuovo modello partirà dunque, non più dai beni e servizi da comprare, ma dal “fabbisogno di innovazione” degli enti. La formula cosiddetta di pre-commercial procurement prevede anche convenzioni con Agid.

L’appalto pubblico pre-commerciale (Pcp) è un istituto di derivazione europea finalizzato a promuovere l’innovazione tecnologica tramite l’acquisto “non in esclusiva” di servizi di ricerca applicata e sviluppo sperimentale. L’approccio prevede la condivisione dei rischi e dei benefici alle condizioni di mercato tra acquirente pubblico e soggetti aggiudicatari dell’appalto, in virtù della quale diverse imprese sono chiamate a sviluppare, in modo parallelo e concorrente, soluzioni innovative – quindi non ancora presenti sul mercato – idonee a fronteggiare le esigenze e le sfide poste dal settore pubblico.

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