Il recepimento della PSD2, la Direttiva europea che crea un mercato unico ed integrato dei servizi di pagamento, e la conseguente apertura a soggetti terzi anche del mondo digitale, impone al mondo bancario un radicale cambiamento nella gestione e nello sviluppo dei servizi offerti. Le principali novità dipendono dalla possibilità di offrire alla clientela servizi a valore aggiunto in linea con quelli già offerti da nuovi concorrenti, tra cui le società del fintech. L’approccio delle banche è al momento quasi totalmente compliance driven (67%), ma il 38% degli istituti di credito va verso l’innovazione e l’ammodernamento. Tra le tecnologie che favoriranno l’evoluzione del pagamento emerge la blockchain, un paradigma ancora in fase di crescita e poco adottato dai consumatori e dal settore bancario tradizionale, ma che, adottando un approccio consortile, potrà arrivare alle vera e propria fase progettuale.
E’ quanto emerge dai risultati della ricerca ricerca “Payments & Blockchain Hub” promossa da Cetif in collaborazione con Accenture, Enterprise e Oracle. Il gruppo di lavoro ha incluso 10 istituzioni (Banca Popolare di Sondrio, Banca5, Che Banca!, Compass Banca, Crédit Agricole Cariparma, Credito Emiliano, Iccrea Banca, Intesa Sanpaolo, SGS -BP, UBI Banca, UBI Sistemi e Servizi) e i partner Accenture, Enterprise e Oracle.
La ricerca, condotta tra marzo e dicembre 2018 e che ha coinvolto anche esperti del settore fintech, ha avuto come oggetto l’analisi del framework normativo di riferimento e lo stato dell’arte di soluzioni di instant payments, digital identity e tecnologia blockchain, con focus particolare sull’identificazione di use case potenzialmente utili per la progettazione di nuove applicazioni.
L’introduzione del nuovo schema di pagamento SCT inst, fortemente voluto dall’Unione europea, porterà ad una differenziazione di metodi e contesti di pagamento; inoltre, darà la possibilità ai clienti di effettuare e ricevere pagamenti in tempo reale e alle banche, di ridisegnare gli attuali workflow procedurali legati ai processi tradizionali per esempio: il 64% delle banche intervistate ritengono che gli SCT inst andranno a sostituire il bonifico urgente e la novità legata all’istantaneità del pagamento abiliterà nuove strategie commerciali di marketing e pricing per l’attrazione di nuovi clienti e la fidelizzazione dell’odierna base di clienti delle banche.
La blockchain offrirà la tecnologia per garantire fiducia e sicurezza in questi sistemi e come tale, abiliterà la memorizzazione di dati personali sensibili e fornirà un collegamento vitale per facilitare il trasferimento delle risorse. La blockchain potrebbe essere la via da seguire per lo sviluppo di un sistema di gestione delle identità che dia pieno controllo agli utenti e consentirà agli utenti di determinare i dati che desiderano condividere con diversi mezzi transazionali proteggendo al contempo la loro identità dalla frode. Semplificherà, inoltre, i processi, rendendoli più convenienti.
Dalla ricerca emerge chiaramente la necessità da parte degli istituti di credito di un costante miglioramento nel rispondere alle esigenze dei clienti, che, ancora di più di quanto accadeva in passato, ricoprono un ruolo fondamentale e trainante all’interno dell’offerta di servizi digitali da parte delle banche.
Le ricerche di Cetif sul tema dei pagamenti e della blockchain proseguiranno nel corso del 2019. A ottobre il Digital Banking Hub di Cetif aveva pubblicato la ricerca “Bank as a platform”, promossa con Gft, che sottolineava la necessità per le banche di adeguamenti organizzativi e tecnologici, in un ecosistema sempre più aperto e competitivo dove i servizi si spostano online e diversi player offrono user experience innovative. Lo studio ha sottolineato le opportunità insite nella collaborazione con la moltitudine di entità che gravitano nell’universo delle fintech, definite un “efficace acceleratore di innovazione a disposizione del comparto bancario”.